Ucraina, Di Maio: “Se non fermiamo Putin, la prossima invasione sarà in un Paese europeo”

L'intervento del ministro degli Esteri

in foto Luigi Di Maio Foto Shamil / Zhumatov / Pool via AP

ROMA – “Il nostro ambasciatore, Pier Francesco Zazo, mi ha chiesto di restare a Kiev. Ci sono 100 italiani con lui nella sua residenza e 1.900 in tutta l’Ucraina. In questo momento non si può evacuare nessuno. Si parla di guerra Russia-Ucraina, ma ha un solo nome e cognome: Vladimir Putin. Se non lo fermiamo il prossimo Paese potrebbe essere uno dell’Europa. Per questo stiamo adottando pesanti sanzioni e l’Onu chiederà una tregua umanitaria per evacuare donne e bambini, non solo gli italiani che per ora devono rimanere al sicuro dove sono”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un’intervista a La Stampa. E in merito ai negoziati “auspico che siano risolutivi, ma devono essere leali e reali. Se per Putin il Presidente Zelensky deve sedersi al tavolo da dimissionario, cedendo un pezzo di Ucraina e ritirando i soldati, questa è una provocazione non un negoziato”, dice.

Secondo il titolare della Farnesina “Putin aveva in mente di prendere l’Ucraina in due giorni. Questo non sta accadendo grazie alla coraggiosa resistenza del Presidente Zelensky, del suo governo, ma soprattutto della popolazione. Quando Putin minaccia il ricorso alla potenza nucleare è bravissimo a fare la vittima, però nessuno lo ha aggredito. È lui l’aggressore. Putin tratta l’Ue e la Nato con lo stesso disprezzo. Come si fa a sostenere che siccome la Nato si è allargata allora la Russia può entrare con i carri armati e bombardare la popolazione”.

(LaPresse)

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