ROMA – “La pace viene prima di tutto. Mi sembra che si parli troppo di guerra. In questo momento la priorità è fermare bombe e missili. Bisogna usare la diplomazia, l’ascolto, la ragione, il cuore e la preghiera. Qualcuno parla con leggerezza di attacchi, di guerre e di nucleare. Attenzione perché è un momento in cui bisogna essere assolutamente cauti, prudenti e uniti. Ovviamente il governo italiano ha il pieno sostegno della Lega qualunque sia la decisione che porterà in Europa. Però non bisogna rispondere alla guerra con un’altra guerra, altrimenti poi rischia di essere difficile fermarla”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, dopo la visita privata alla Basilica di San Francesco ad Assisi. “Sono contento – aggiunge – che siano cominciati i dialoghi. Il premier ucraino si sta dimostrando oltre che eroico e coraggioso, anche estremamente saggio, nel senso che è colui che è sotto attacco con il suo popolo, con i suoi bimbi, con le sue donne, con i suoi medici, con i suoi soldati, però continua a credere nel dialogo”.
“Ecco mi piacerebbe che anche l’Occidente credesse nel dialogo – spiega Salvini – perché se alle bombe rispondi con le bombe si fa difficile. Comunque diciamo che alla politica se si aggiunge la preghiera male non fa. Bisogna continuare a credere e lavorare per la pace, non smettere di dialogare, parlare con associazioni e ambasciatori. Con chiunque possa portare parole di pace”. “Ho detto al presidente Draghi che la Lega ci sarà a sostegno di qualunque iniziativa perché è il momento dell’unione, non della divisione. E mi spiace che anche in politica italiana ci sia qualcuno che la butta in rissa. Ovviamente per noi la priorità è la pace. L’Italia farà la sua parte però quando c’è una minaccia di guerra nucleare bisogna essere estremamente cauti”, conclude.
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Ucraina, Salvini: “Governo ha il pieno sostegno della Lega”
"La pace viene prima di tutto. Mi sembra che si parli troppo di guerra. In questo momento la priorità è fermare bombe e missili. Bisogna usare la diplomazia, l'ascolto, la ragione, il cuore e la preghiera".