Ucraina, Zingaretti: “A volontà di pace devono seguire atteggiamenti coerenti”

"Urlare 'prima di tutto la pace' e dire che questo significa condannare l'aggressione di Putin"

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Nella Foto: Nicola Zingaretti

MILANO – “Urlare ‘prima di tutto la pace’ e dire che questo significa condannare l’aggressione di Putin, fermare l’esercito russo, essere vicini al popolo ucraino in tutti i modi, sostenere il popolo russo che si ribella alla guerra e adottare noi, come italiani ed europei, tutte quelle misure economiche, finanziarie che possono essere uno strumento di pressione duro nei confronti della Russia, anche mettendoci in testa che forse dovremo cambiare comportamenti di vita individuale sull’energia, sul riscaldamento, sugli spostamenti. Perché in questo momento alla volontà di pace devono seguire atteggiamenti coerenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine della manifestazione per la pace di Firenze. “Io credo che inviare armi per difendersi da chi ha aggredito e bombardato sia giusto. L’ho sempre pensato. Io sono la generazione che ha visto Srebrenica e anni di assedio a Sarajevo bombardata dall’esercito serbo e, quindi, prima di tutto la pace questa volta deve anche contemplare dare alle madri, ai padri e ai giovani che sono bombardati almeno gli strumenti per difendersi. Dalla parte degli oppressi e per fermare gli oppressori”. “È chiaro – ha aggiunto – che non è solo l’invio delle armi, ma è la mobilitazione culturale e civile, sono le sanzioni economiche e la scelta che possiamo fare nelle nostre case e nei nostri comportamenti, al di là delle indicazioni che verranno dal Governo, per aiutare e rendere anche possibile il raggiungimento dell’autonomia dei rifornimenti per produrre energia che ci dovremo dare”.

LaPresse

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