MILANO – “Zelensky aveva già aperto una settimana fa, ma è la Russia che ogni volta inventa motivazioni per sottrarsi alla chiusura dell’accordo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a ‘L’aria che tira’ su La7. “La nostra azione diplomatica – ha aggiunto – non si ferma. La Turchia, Israele e Macron a nome dei governi europei ci stanno provando. Noi dobbiamo portare Putin ad accettare un accordo al tavolo. Dobbiamo necessariamente metterci in testa che i tempi della diplomazia non sono i tempi della guerra. Per rimettere insieme i cocci e garantire la pace ci vuole tempo”. “Tanti leader di tutto l’Occidente hanno provato a fermare Putin prima dell’invasione. Il legittimo dubbio, nonostante noi crediamo nella diplomazia, è che Putin magari vuole completare gli obiettivi militari che sono solo nella sua testa”, ha aggiunto Di Maio. “Uscire dalla guerra senza Zelensky? No, assolutamente. Tutti i compromessi devono venire dall’Ucraina, quel Paese è il loro. Noi dobbiamo sostenere il popolo ucraino”, ha concluso il titolare della Farnesina.
“È chiaro che i conti di Putin non tornano, noi vogliamo portarlo al tavolo. In questa fase Putin aveva fatto altri calcoli su tutti i suoi potenziali partner. Non riesce ad avanzare e non ha il sostegno che si aspettava”. “Non esiste il nuovo ordine mondiale che vuole costruire Putin, non è Est contro Ovest”, ha aggiunto. “Putin aveva fatto il calcolo di prendere in due o tre giorni” l’Ucraina. “I suoi conti sono saltati” ed “è ancora fuori da Kiev”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.
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