Turismo, Zaia: “Senza spiagge non avremmo metà presenze”

“Quello Veneto è un turismo coraggioso, dove imprenditori, operatori, amministratori locali e associazioni di categoria fanno squadra per difendere un’offerta capace di raggiungere numeri che pongono la nostra regione al primo posto tra le industrie turistiche italiane".

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Luca Zaia

ROMA – “Quello Veneto è un turismo coraggioso, dove imprenditori, operatori, amministratori locali e associazioni di categoria fanno squadra per difendere un’offerta capace di raggiungere numeri che pongono la nostra regione al primo posto tra le industrie turistiche italiane. Li ringrazio di cuore perché se Caorle, Bibione o Jesolo oggi sono destinazioni è grazie agli imprenditori che hanno creato il fenomeno turistico Veneto. Siamo alla terza generazione che riceve il testimone per confermare i 72milioni di presenze turistiche, di cui il 66.6% è rappresentato da turisti stranieri e i 18 miliardi di fatturato”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’inaugurazione della 51^ edizione della Fiera dell’Alto Adriatico a Caorle, appuntamento importante per tutti gli imprenditori della Costa Veneta.

“Come sarà la prossima estate? E’ difficile dirlo e fare previsioni con quello che sta accadendo a livello internazionale, ma penso che assisteremo ad un nuovo rinascimento. C’è voglia di Veneto, c’è voglia di estate. Abbiamo trascorso un 2021 in cui abbiamo fatturato e performato meglio rispetto alla stagione 2019, la migliore pre Covid – ha proseguito il Governatore del Veneto -. Questo è il segnale con cui i nostri ospiti premiano il Veneto e dimostrano di rafforzare il legame con un territorio in cui ci sono imprenditori che continuano a fare miracoli tra le mille difficoltà”.

“La Regione c’è ed è al fianco del comparto – ha concluso Zaia -. In primis con il recepimento della direttiva Bolkestein: dobbiamo riconoscere la fatica e la visione delle nostre imprese venete, che non hanno occupato il demanio ma hanno dato valore ad un bene pubblico. Quindi, quando si parla di concessioni e di gare, è fondamentale prevedere il riconoscimento degli investimenti e dare un valore economico alla loro storia imprenditoriale. Difenderemo la Costa Veneta, con i suoi 32 milioni di presenze turistiche, in tutti i tavoli affinché siano riconosciuti i meriti di una categoria che ha contribuito a rendere grande il Veneto. Se non avessimo le spiagge non avremmo metà delle presenze turistiche venete”.

LaPresse

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