ROMA – “Quella del naufragio è un’esperienza che migliaia di uomini, donne e bambini hanno fatto in questi anni nel Mediterraneo. E purtroppo per molti di loro è stata tragica”. Così Papa Francesco durante l’incontro nel centro migranti ‘Giovanni XXIII Peace Lab’, di Malta. “Ma c’è un altro naufragio che si consuma mentre succedono questi fatti: è il naufragio della civiltà, che minaccia non solo i profughi, ma tutti noi”, aggiunge.
“Come possiamo salvarci da questo naufragio che rischia di far affondare la nave della nostra civiltà? – prosegue – Comportandoci con umanità. Guardando le persone non come dei numeri, ma per quello che sono, cioè dei volti, delle storie, semplicemente uomini e donne, fratelli e sorelle”.
“E pensando che al posto di quella persona che vedo su un barcone o in mare alla televisione, o in una foto, al posto suo potrei esserci io, o mio figlio, o mia figlia… – prosegue – Forse anche in questo momento, mentre siamo qui, dei barconi stanno attraversando il mare da sud a nord… Preghiamo per questi fratelli e sorelle che rischiano la vita nel mare in cerca di speranza.
Anche voi avete vissuto questo dramma, e siete arrivati qui”.
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