Vadym Boichenko, sindaco della città assediata di Mariupol, in Ucraina, ha stimato in oltre 5mila il numero di civili uccisi nelle settimane di bombardamenti delle forze russe e combattimenti sul terreno. Fra i morti, ha detto, ci sono anche 210 bambini. Le forze russe, ha detto Boichenko, hanno bombardato gli ospedali, tra cui uno in cui 50 persone sono bruciate vive. Il 90% delle infrastrutture della città, secondo il sindaco, è distrutto, mentre mancano cibo, acqua, carburante e medicine. Secondo la Difesa britannica circa 160mila persone restano intrappolate nella città, in precedenza abitata da 430mila persone. Un convoglio umanitario con beni di prima necessità tenta da giorni di entrare a Mariupol, ma invano. Prendere la località per la Russia vorrebbe dire assicurarsi un corridoio verso la penisola di Crimea, annessa nel 2014.
La vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk ha dichiarato che 4.892 persone sono state evacuate oggi attraverso i corridoi di evacuazione. In un post su Facebook, ripreso dai media internazionali, ha detto che 3.686 persone sono arrivate a Zaporizhzhia fra cui 1.171 da Mariupol, 2.515 da Polohy, Vasylivka, Berdiansk, Melitopol and Huliaipole. Ha detto che 11 autobus sono partiti da Zaporizhzhia per Vasylivka, trasportando residenti dalle città di Melitopol e Tokmak. Gli autobus proseguiranno giovedì. Vereshchuk ha aggiunto che 1.206 persone sono state evacuate dalle città di Lysychansk, Severodonetsk, Rubizhne, Kreminna e dal villaggio di Hirske, tutte nella regione di Luhansk.
Andriivka (Ucraina), 6 apr. (LaPresse/AP)