MILANO – “Impossibile, oggi, non pensare a Kramatorsk, da cui provengono drammatiche immagini di nuove vittime civili. Chiaramente, si tratta di crimini contro l’umanità di cui qualcuno dovrà rispondere. Ciò che sta avvenendo in Ucraina è fonte per noi di grande preoccupazione. La reazione della comunità internazionale è stata rapida e decisa, ferma in una condanna unanime, e deve continuare a esserlo. Dobbiamo proseguire nel sostegno alla resistenza ucraina: non lasceremo solo un popolo vittima di così grandi sofferenze. E nel contempo lavorare a un negoziato sincero, trasparente e giusto”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nell’ambito degli incontri svoltisi presso il Circolo Ufficiali “Kalender Orduevi” di Istanbul, con gli omologhi turco, Hulusi Akar, e britannico, Ben Wallace, culminati in un summit trilaterale.
“L’aggressione russa all’Ucraina”– ha proseguito il ministro – “ci pone di fronte a sfide securitarie inedite. La coesione tra i partner Nato è quindi essenziale per la salvaguardia degli equilibri globali e l’Italia lavora per renderla ancora più solida, con uno spirito di collaborazione e cooperazione che esce ulteriormente rafforzato da questo incontro”.
I ministri dei tre Paesi Nato, riunitisi in Turchia, hanno affrontato gli sviluppi più recenti dell’invasione russa dell’Ucraina e le sue possibili ripercussioni a livello regionale e globale, rinnovando l’unanime condanna per l’aggressione perpetrata da Mosca in violazione del diritto internazionale. Guerini, Akar e Wallace si sono inoltre soffermati sulla necessità di garantire, anche in questa fase di particolare tensione, la stabilità del Mediterraneo, ed in particolare del Mediterraneo Orientale.