Napoli, atti distrutti in tribunale: due arresti

NAPOLI – Terremoto negli uffici della Corte d’Appello di Napoli. Due impiegati arrestati e spediti ai domiciliari con accuse che vanno accuse che vanno dalla corruzione all’accesso a sistema informatico. Nell’operazione portata avanti I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, coordinati dal generale Domenico Napolitano, c’è anche un terzo indagato a piede libero. Arrestati Maria Rosaria Orefice, 57enne, funzionario giudiziario presso la IV sezione penale della Corte di Appello di Napoli, e Gennaro De Maio, 64 anni, assistente giudiziario presso la stessa sezione. Indagato anche il 53enne Massimiliano Lotito, anch’egli assistente giudiziario presso la IV sezione penale della Corte di Appello di Napoli, per il quale il per il quale il gip Fabio Provvisier, non ha ritenuto opportuno richiedere alcuna misura cautelare. A Maria Rosaria Orefice viene contestato il reato di soppressione di atti per aver distrutto o nascosto documenti o fascicoli di processi. De Maio, invece, è indagato per corruzione. Secondo le accuse, avrebbe rivelato notizie e informazioni ritenute non ostensibili, in alcuni casi anche un cambio di somme di denaro. Orefice e De Maio sono stati arrestati e portati ai domiciliari nell’ambito di una inchiesta condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dal pm Henry John Woodcock con intercettazioni telefoniche e ambientali, attraverso le quali Maria Rosaria Orefice è stata accusata di aver mandato al macero fascicoli per ridurre la mole di lavoro. Alla 57enne gli inquirenti contestano la soppressione e distruzione di atti, corruzione, peculato, accesso abusivo ad un sistema informatico e truffa in danno dell’Amministrazione. Secondo le accuse, in più occasioni, Maria Rosaria Orefice avrebbe confidato a terzi la preoccupazione sia per la mole di lavoro in capo al suo ufficio – a suo dire eccessivamente elevata – sia per la circostanza che alcuni fascicoli risulterebbero smarriti, peraltro, “con il silenzio – scrive il gip nell’ordinanza – di altri appartenenti all’amministrazione giudiziaria”. Addirittura, sembrerebbe che i finanzieri, per raccogliere prove e, contestualmente, evitare che l’imponente mole di fascicoli finisse al macero, si siano recati di notte nel Palazzo di Giustizia fotografando gli atti col tentativo di salvarli. Nei prossimi giorni, forse già oggi l’interrogatorio di garanzia di Maria Rosaria Orefice e Gennaro De Maio. Nel frattempo, in attesa che la posizione degli indagati venga chiarita, la notizia dell’arresto di due funzionari della IV Sezione Penale della Corte d’Appello di Napoli sono stati arrestati e spediti ai domiciliari ha fatto scalpore.

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