L’Istat: “La guerra azzera il turismo russo in Italia”

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

ROMA – “Azzeramento del turismo russo in Italia” con la guerra tra Russia e Ucraina, l’Istat ha rilevato nel Def un “inevitabile azzeramento dei turisti provenienti dalla Russia che “avrà un importante impatto sui ricavi del settore”. Tra l’altro nel documento si sottolinea come “i turisti russi sono da tempo tra quelli con la maggiore capacità di spesa, ovvero 145 euro pro-capite giornaliera nel 2018, al quarto posto dopo giapponesi, cinesi e canadesi” e che sono tra quelli “più inclini a privilegiare le strutture alberghiere di lusso, con più del 40% delle presenze dei russi nel 2019 registrate in questa tipologia di struttura”

L’incremento

Secondo i dati dell’Agenzia Giornalistica Italiana (Agi) “a partire dal 2009 e fino al 2014 i pernottamenti di turisti russi in Italia sono passati da poco meno di 3 milioni e 600 mila a quasi 8 milioni” con la spesa che è “salita da 623 milioni a 1 miliardo e 328 milioni di euro”. Un incremento scaturito anche e soprattutto grazie a “pacchetti differenziati per tutte le tasche: dal turismo deluxe alla formula del tutto compreso”. Una scelta, quella di venire nel Belpaese, in quanto vengono molto apprezzati “l’arte, l’ambiente, la moda, lo stile, il cibo, i vini, veri e propri ambasciatori”.

Altri dati

Secondo il Data Blog del Sole 24, Infodata,sul turismo, il nostro Paese “ha subito meno danni dall’impatto del Covid-19 nel mese di agosto 2021. Il calo delle notti trascorse dai turisti negli hotel nel 2020 è stato del 7,7%. E già l’anno successivo si è ridotto a un -0,4% rispetto ai periodi pre-pandemici”. Per cui nell’inverno del 2020 si è registrata “una riduzione delle notti trascorse dai turisti nelle strutture ricettive italiane pari al 72,2%”.

Il colpo di grazia

Pertanto “con un settore appena avviato verso la ripresa-  aggiunge Infodata – la mancanza del turismo russo rischia di assestare un ulteriore duro colpo all’economia italiana”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Assoturismo: “Solo ad aprile 0222 – hanno spiegato – dovremo rinunciare già a circa 175mila pernottamenti di turisti russi e a quasi 20 milioni di euro di fatturato”.

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