ROMA – “Io posso aver commesso errori come presidente del Consiglio ma se c’è una cosa che ho sempre perseguito in tutte le sedi é l’interesse nazionale. E’ un’infamità metterlo in discussione”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, parlando del cosiddetto ‘Russiagate’.
“Chiariamo subito che l’Italia ed io non c’entriamo nulla con questa vicenda, che già tre anni fa è stata vivisezionata dal Copasir ed è stata chiarita. Barr voleva uno scambio di informazioni, la cosa é secretata, non posso dire quali fossero – aggiunge Conte – ma erano informazioni che non riguardavano autorità italiane. Al secondo incontro c’è stato il reale confronto tra Barr e i servizi segreti, i nostri si sono limitati allo stretto necessario, non gli hanno aperto l’archivio. A quell’incontro c’è stato poi un seguito colloquiale in un noto ristorante romano, ma questo non mi sembra un clamoroso scoop”, conclude.(LaPresse)