Rai, bufera su Sangiuliano alla convention di FdI: Iv all’attacco

Il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, ha depositato un'interrogazione alla presidente della Rai, Marinella Soldi, e all'amministratore delegato, Carlo Fuortes, per "sapere se il direttore del Tg2 Sangiuliano abbia chiesto specifica autorizzazione per intervenire alla convention politico-elettorale di Fdi di Milano con un discorso politico in prima persona e che tipo di autorizzazione abbia chiesto.

Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura

ROMA – Non si placano le polemiche dopo l’intervento alla convention di Fratelli d’Italia del direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano.

Il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, ha depositato un’interrogazione alla presidente della Rai, Marinella Soldi, e all’amministratore delegato, Carlo Fuortes, per “sapere se il direttore del Tg2 Sangiuliano abbia chiesto specifica autorizzazione per intervenire alla convention politico-elettorale di Fdi di Milano con un discorso politico in prima persona e che tipo di autorizzazione abbia chiesto. Nel caso in cui l’azienda abbia autorizzato la partecipazione, per quale motivo lo abbia fatto e perché non abbia valutato l’evidente inopportunità di esporre il direttore di un telegiornale del servizio pubblico in una manifestazione di partito dal chiaro carattere politico-elettorale, creando un evidente cortocircuito con i principi di imparzialità, indipendenza e pluralismo propri del servizio pubblico. Nel caso in cui l’autorizzazione richiesta fosse riferita alla moderazione di un dibattito e non, come poi è avvenuto, all’intervento in prima persona dal palco per un discorso politico, se l’azienda non ritenga doveroso prendere provvedimenti ed eventualmente di che tipo”.

A tal proposito, in queste ore sono circolati anche rumors secondo cui la Rai starebbe pensando di chiedere le dimissioni di Sangiuliano. Secondo quanto si apprende, tuttavia, tale ipotesi non è sul tavolo nonostante il disappunto per l’intervento del direttore del Tg2. La sua partecipazione al convegno sarebbe infatti andata oltre l’autorizzazione effettivamente concessa, legata a un semplice ruolo di moderatore.

Da fonti vicine al direttore del Tg2 viene invece fatto notare che il suo intervento alla convention di FdI è consistito in una lectio sul conservatorismo a cui ha dedicato tre libri, senza alcun riferimento all’attualità politica, e che si parlava di Dante, Thomas Mann, Ortega y Gasset e Machiavelli. Le stesse fonti rimarcano poi che nessuno ha avuto a che ridire quando lo stesso Sangiuliano ne ha parlato alla Festa dell’Unità o alla convention di Renzi a Ferrara. Vengono infine ricordate le precedenti partecipazioni alla scuola di partito del Pd di altri suoi stimati colleghi come Botteri e Vianello.

Dalla parte del direttore Tg2 si schiera il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi. “La polemica sulla partecipazione del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia è stucchevole e pretestuosa. Le innumerevoli presenze di giornalisti, del servizio pubblico e non, ad eventi politici, non ha mai sollevato scandali, anzi, è sempre stata vista come un arricchimento e come un prestigioso contributo al dibattito”, dice Lupi. “In Italia -aggiunge- ci pare viga ancora l’Articolo 21 della Costituzione, che tutela la libertà d’espressione per tutti, anche per i giornalisti della più importante industria culturale del Paese. I direttori vanno valutati per il loro lavoro e, dal punto di vista del pluralismo, il direttore del Tg2 è impeccabile, mandando in onda un telegiornale aperto a tutte le diverse sensibilità culturali presenti nella società italiana”.

LaPresse

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