CASTELVOLTURNO – I soldi ci sono. Ma il progetto per combattere l’erosione della costa non decolla. “Si sono persi tre anni”. Tanti. E a ricordarlo è stato il consigliere di minoranza Giuseppe Scialla. Al Comune è stata destinata nel 2019 una somma consistente: 8 milioni di euro. Cifra garantita dal protocollo d’intesa sottoscritto da Viminale, Regione, Commissario straordinario per l’area di Castelvolturno e l’Ente, all’epoca guidato dal sindaco Dimitri Russo e con Scialla delegato proprio all’attuazione di quel protocollo. Nel documento, che prevede svariati interventi tesi a riqualificare la città, era stato chiarito che per le azioni di contrasto all’erosione costiere doveva essere il Comune a vestire i panni di ‘soggetto attuatore’: per salvare le spiagge ed evitare che il mare mangi voracemente la costa, bisognava e bisogna fare in fretta. Ed è per tale ragione che si era pensato di affidare proprio al Municipio, conoscitore meglio di qualsiasi altro organo delle esigenze del territorio, il compito di concretizzare il piano. Scelta che non ha prodotto i risultati sperati.
E’ tutto (o quasi) fermo. L’amministrazione che dal 2019 è guidata dal sindaco Luigi Petrella, a quanto pare, non è riuscita a dare la sterzata necessaria per far partire i lavori. E a bacchettarla ci ha pensato anche il consigliere regionale Giovanni Zannini. Nel corso dell’audizione dinanzi alla commissione Ambiente che presiede, lo scorso febbraio, ha usato parole nette e forti nei confronti della maggioranza: “Sono tre anni che questa procedura è ingabbiata a Castelvolturno. La Regione – disse rivolgendosi al sindaco e all’assessore Pasquale Marrandino – l’ha incardinata a voi due anni e mezzo fa. Quando sono venuto a Castelvolutnro parlavamo di Valutazione di incidenza ambientale, dovevate rispondere e non rispondevate […] Sembra che i soldi di cui al protocollo d’intesa ci siano e siano disponibili per il segmento di intervento su cui il Comune, autonomamente, sta mettendo in campo una progettazione che sarà trasmessa alla Regione per la Valutazione d’impatto ambientale”. E nel corso della seduta emerse anche un’altra circostanza. Mentre erano fermi gli 8 milioni, l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale aveva iniziato a lavorare ad una progettazione sempre per contrastare l’erosione della costa del Litorale domizio. Le due procedure sostanzialmente si stavano sovrapponendo e l’amministrazione, in quella circostanza, aveva confessato di non esserne a conoscenza. “Per troppi mesi – ha dichiarato Scialla – la maggioranza eletta nel 2019, impegnate nelle sue lotte interne per le poltrone, è rimasta senza un assessore di riferimento ai Lavori pubblici, lasciando gli uffici senza un interlocutore politico. E questi sono i risultati. Combattere l’erosione significa correre, riuscire a fare in fretta. Ed invece – ha commentato Scialla – il Comune è fermo. Una situazione imbarazzante. Se si muove qualcosa – ha concluso – è grazie a Zannini e alla Regione”.
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