Guerra, Zelensky: “C’è l’inferno nel Donbass”. Dal Cremlino: “La Russia accetterà nuovi oblast in accordo con la popolazione”

Guerra Russia-Ucraina, ancora bombardamenti a Kharkiv Foto AP / Felipe Dana)

KIEV“C’è inferno nel Donbass, ormai completamente distrutto, non è un’esagerazione. Consegneremo alla giustizia tutti i criminali di guerra”. Lo ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha aggiunto: “I bombardamenti di altre città, gli attacchi aerei e missilistici dell’esercito russo non sono solo ostilità belliche. Si tratta di tentativi deliberati e criminali di uccidere il maggior numero possibile di ucraini”. E nella notte, così come dichiarato dallo stesso Zelensky “missili russi hanno colpito il villaggio di Dsna, nell’Ucraina settentrionale, vicino al confine con la Bierolussia, provocando molti morti”.

Nuove annessioni
Intanto il nuovo governatore della regione di Kherson finita nelle mani delle truppe di Putin ha spiegato: “Guardiamo alla Russia come al nostro Paese e l’oblast di Kherson sarà presto trasformato in un soggetto federale”. E solo qualche giorno fa Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, aveva sottolineato che “la Russia accetterà nuovi oblast in accordo con la volontà della popolazione locale”.

I timori di Macron
Secondo il presidente francese, Emmanuel Macron “l’Ucraina rischia di perdere territori. Non più attraverso i negoziati per la pace, ma attraverso una strategia di sostituzione degli amministratori locali. E le mire espansioniste della Russia potrebbero non fermarsi al Paese invaso. Il timore è quello che ora la guerra possa arrivare anche in Moldavia e negli altri stati confinanti – ha sottolineato – L’invasione russa dell’Ucraina rappresenta una minaccia per la stabilità dell’intera regione, in particolare per la Moldavia. I recenti incidenti in Transnistria mostrano che non è esclusa la diffusione del conflitto nei Paesi vicini. La Francia – ha concluso – segue da vicino la situazione della sicurezza e tutti i tentativi di violare la stabilità, la sovranità e l’integrità territoriale della Moldavia”.

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