Udine, 16 apr. (LaPresse) – “Non è tempo di serietà ma di fuochi d’artificio”. Così presidente del Consiglio Paolo Gentiloni oggi impegnato in campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia a sostegno dei candidati alla Regione, Sergio Bolzonello, e al Comune di Udine, Vincenzo Martines. I toni restano quelli da chiamata alle urne, mentre, al contrario, “l’Italia non può permettersi una campagna elettorale continua”. Il presidente Gentiloni, che in precedenza aveva visitato ad Aviano, nel Pordenonese, il Centro di riferimento oncologico, uno dei fiori all’occhiello della sanità e della ricerca del Friuli Venezia Giulia, ha quindi voluto affrontare il tema dell’immigrazione, uno degli argomenti che hanno maggiormente animato gli ultimi periodi della politica nazionale: “Negli ultimi nove mesi – ha sottolineato – sono stati registrati 95 mila arrivi in meno”, nel mentre oggi “sento un po’ meno la promessa di ‘rimandarli tutti a casa’”.
“La sfida invece, ha quindi ricordato, “resta quella di sottrarre i flussi ai traffici illeciti, di ridurne l’arrivo, di fare rispettare le regole”.
Il presidente del Consiglio ha inoltre fatto riferimento “ai valori e all’orgoglio del centrosinistra, di un centrosinistra di governo competente, affidabile, che conosce i problemi ed è in grado di offrire soluzioni”, consapevole che sia a livello nazionale che regionale molto resta ancora da fare, con al primo posto l’impegno per il lavoro, per “una sanità per tutti”, per la qualità dell’ambiente, per lo sviluppo, che in Italia non ha ancora visto la crescita abbinata a una riduzione delle diseguaglianze. “C’è qualcuno che vuol farsi carico dei problemi del Paese?”, si è infine chiesto Gentiloni: “Trovo imbarazzante che il problema possa dipendere” da quello che accadrà i prossimi 22 e 29 aprile”.