TORINO – “Avrei dovuto tirare il sesto rigore – quindi ringrazio Gigio. Sarà un’emozione speciale tornare a Wembley. La delusione del Mondiale resta in tutti noi, ma deve restare anche quanto fatto all’Europeo”. Alessandro Florenzi a pochi giorni dalla ‘Finalissima’ di Londra con l’Argentina torna sul trionfo di un anno fa, senza dimenticare l’amarezza per la qualificazione sfumata alla Coppa del Mondo in Qatar. “Se fossimo usciti in un’ipotetica finale con il Portogallo sarebbe stato diverso, con tutto il rispetto per la Macedonia del Nord che non è al nostro livello. Però il calcio ti insegna che nessuna gara è scontata, che bisogna giocare tutte le partite come una finale. Anche se poi pure a Palermo abbiamo tirato 50 volte in porta. Nelle gare di qualificazione abbiamo creato tanto, ma non abbiamo concretizzato. Non ho rimpianti sul gioco che abbiamo espresso. Capire perché siamo usciti è difficile, ovviamente quanto accaduto ci dispiace. Ora vogliamo voltare pagina – ha evidenziato – Tanti giovani non giocano molto e non è facile. Sono pronti? Sì e no, per me Tonali ad esempio è pronto per giocare in Nazionale”. Se Chiellini è ai saluti finali, Florenzi non ha nessuna intenzione di lasciare la maglia azzurra: “Non si rifiuta mai la Nazionale – ha spiegato – Di Giorgio ci mancheranno il carisma, il suo sorriso, i suoi discorsi e la sua tranquillità. Ci lascia una leggenda del calcio italiano, mercoledì vogliamo fargli lasciare la Nazionale con una vittoria”. In panchina ci sarà ancora Roberto Mancini e a chi gli chiede se abbia temuto che il Ct si dimettesse dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord Florenzi risponde: “Avevo più paura di dimettesse quando abbiamo vinto l’Europeo”.
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