Tennis: Berrettini concede il bis al Queen’s e può sognare a Wimbledon

Matteo Berrettini non si ferma più. L'operazione alla mano, lo stop di tre mesi, l'amarezza per la rinuncia agli Internazionali d'Italia, il 'suo' torneo, sono state spazzate via in due settimane.

Matteo Berrettini (AP Photo/Frank Franklin II)

TORINO – Matteo Berrettini non si ferma più. L’operazione alla mano, lo stop di tre mesi, l’amarezza per la rinuncia agli Internazionali d’Italia, il ‘suo’ torneo, sono state spazzate via in due settimane. Prima, al rientro, il trionfo a Stoccarda. Poi, in un’altra domenica che entra nella storia del tennis italiano, l’acuto al Queen’s, confermando il titolo conquistato un anno fa. Il tennista azzurro sull’erba ha un feeling speciale, con nove vittorie di fila da quando si è ripresentato nel circuito e quattro successi sulla superficie più nobile, su sette titoli complessivi. Anche contro il serbo Filip Krajinovic – numero 48 al mondo, che in semifinale si era sbarazzato di Marin Cilic – il giocatore romano non ha fatto tremare il polso, ottenendo una vittoria solida, in due set (7-5, 6-4) in poco più di un’ora e mezza. Una supremazia evidente che fa sognare un intero paese in vista di Wimbledon, al via tra poco più di una settimana. Il diretto interessato vola basso, ma alla luce degli ultimi risultati non può nascondersi più: inserire Berrettini nella lista dei top3 dei favoriti, soprattutto per chi arriva dalla finale del 2021, è d’obbligo. Anche se molto dipenderà dal tabellone che troverà di fronte a sé Matteo, attualmente numero 10 della classifica Atp.

“Sono troppe emozioni…l’ultima cosa che mi sarei aspettato, reduce da un infortunio, era di vincere due tornei e difendere il titolo qui, in uno dei tornei più prestigiosi. Non voglio piangere, ma gran parte del merito è del mio team – ha evidenziato un commosso Berrettini – Sono arrivato a Stoccarda e non mi sentivo tanto bene, non colpivo come volevo. Mi sono detto ‘qui sarà dura’, però alla fine ho vinto. Sono italiano, noi italiani ci lamentiamo sempre. Adesso però non mi lamento”. L’inglese spigliato e la risposta scherzosa non bastano però a scoprirsi di fronte al pubblico in vista dei Championships. “Non avrei potuto chiedere un inizio migliore per preparare Wimbledon – ha spiegato – Però questo non è un torneo di preparazione a Wimbledon, questo è il Queen’s ed ero qui per difendere il titolo. E’ uno dei tornei più prestigiosi del circuito. Poi dalla prossima settimana cambierò l’obiettivo”.

Krajinovic parte forte, arrivando a salvare quattro palle break, ma alla quinta chance ha dovuto arrendersi scivolando sotto 3-2. Immediata la replica del serbo, capace di recuperare subito il servizio. Lo strappo decisivo nel parziale arriva sul 5 pari. Il romano con un passante basso e lento manda in crisi la volée del serbo, un errore che gli costa la palla break. Sotto pressione, Krajinovic spedisce malamente in rete un rovescio da fondo campo e cede per la seconda volta il turno di servizio. Preludio al 7-5 con cui Berrettini conquista il primo set. Nel secondo l’azzurro disputa un game fantastico in risposta sul 2 pari: è il break decisivo, perché a quel punto il romano, trascinato dal suo servizio, non si volta più indietro. Il Queen’s è suo, per la seconda volta di fila. Adesso nascondersi a Wimbledon diventa difficile.

LaPresse

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