MONACO – Economia globale, partnership su infrastrutture e investimenti, politica estera e di sicurezza, futuro comune in termini di clima, energia, sanità. E poi ancora sicurezza globale alimentare, parità di genere, ordine digitale e multilaterale. Ma, soprattutto, Ucraina. Domani, nella splendida cornice di Schloss Elmau, castello incastonato tra le Alpi bavaresi, Olaf Scholz, accoglierà i grandi della terra dando avvio al summit del G7. Sarà ancora una volta la guerra a dettare l’agenda del vertice.
Il messaggio che uscirà dal summit, dice sicuro il cancelliere tedesco è “che le democrazie del mondo stanno insieme nella lotta contro l’imperialismo di Putin”. Lunedì mattina è in programma un videocollegamento con Volodymyr Zelensky e Scholz confermerà “solidarietà e una stretta cooperazione” dei grandi per sostenere Kiev.
Mario Draghi ribadirà l’impegno dell’Italia al fianco della resistenza (dovrebbe arrivare la prossima settimana anche il quarto invio di armi a Kiev) e punterà a trovare nuove sponde internazionali sulle battaglie di sempre. Dall’impegno per scongiurare una “catastrofe alimentare” che si fa sempre più imminente dato il carico di grano e cereali bloccato nei porti ucraini, alla convinzione della necessità di condividere passaggi e strategie del percorso che porterà ad una sempre maggiore indipendenza energetica da Mosca.
Per il premier il tetto al prezzo del gas resta fondamentale e sul tavolo dei grandi ci sarà anche il price cap proposto dagli Usa sul petrolio, ma l’intenzione sembra essere quella di procedere con la massima cautela. “Dobbiamo guardare davvero nei dettagli. Siamo aperti a discutere, ma penso che il sesto pacchetto sul petrolio sia stato un buon esempio per dirci che dovremmo muoverci non lentamente ma almeno con attenzione”, dice un alto funzionario Ue. “L’obiettivo – spiega la fonte – è ridurre le entrate del Cremlino dal petrolio e standardizzare i prezzi in modo da non avere sproporzioni tra paesi. Quindi la domanda è, come si arriva a lavorare per un tetto al prezzo, come si finanzia?”.
Intanto i leader del G7, secondo quanto riporta la Cnn, hanno concordato di annunciare un divieto di importazione di nuovo oro dalla Russia. Dopo l’energia, l’esportazione del metallo prezioso è la più importante per Mosca. Per Scholz, in ogni caso, la guerra non deve indurre i Paesi G7 “a trascurare” le altre sfide globali, come la lotta alla fame e alla povertà, il contrasto alle crisi sanitarie e ai cambiamenti climatici. “Anzi – è la sottolineatura – molti degli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio dell’anno sono diventati ancora più pressanti a causa del cambiamento della situazione globale”.
Non solo. Molti Paesi dell’emisfero australe stanno ancora lottando con le conseguenze della pandemia. “Se non riusciamo a sostenere questi paesi attraverso la nostra solidarietà, potenze come Russia e Cina ne trarranno vantaggio”, avverte il Cancelliere federale che ha quindi deciso di invitare a Elmau alcuni dei rappresentanti più influenti del Sud del mondo. Tra domani e dopodomani, infatti, arriveranno al castello i leader di India, Argentina, Senegal, Indonesia e Sud Africa.
Non mancheranno poi i classici momenti ‘culturali’ del summit. I leader, per la prima volta tutti al maschile data l’assenza di Angela Merkel, saranno accompagnati domenica mattina da Ms Ernst e le altre ‘first ladies’ (Serena, moglie di Draghi, dovrebbe restare a Roma) nella visita al Castello e non mancheranno concerti, family photo e cene ‘tipiche’.(LaPresse)