MILANO – Con 16 milioni di contagi e oltre 160mila decessi associati all’infezione da SARS-CoV-2 tra marzo 2020 e aprile 2022, l’Italia è stata, insieme alla Spagna, fra i paesi Ue maggiormente colpiti dalla pandemia, soprattutto nella prima fase, con un netto miglioramento nel 2021 in concomitanza dell’avvio della campagna vaccinale. È quanto si legge nel rapporto annuale 2022 dell’Istat.
Italia e Spagna sono tra i paesi Ue27 più colpiti dalla prima ondata della pandemia, con un incremento del tasso standardizzato di mortalità che tocca il punto di massimo rispettivamente a fine marzo (+76,8%) e all’inizio del mese di aprile 2020 (+140,8%). Nei paesi dell’Est Europa l’epidemia ha prodotto i suoi effetti più devastanti solo nei mesi successivi, con incrementi percentuali del tasso standardizzato che nella seconda metà di ottobre 2021 ha raggiunto il +122,0% in Romania, seguita da Bulgaria e Slovacchia (rispettivamente +90,8% a inizio novembre e +78,9% a inizio dicembre).
In Italia, dall’inizio dell’epidemia (marzo 2020) fino a fine aprile 2022 sono stati segnalati oltre 16 milioni di casi confermati di infezione da SARS-CoV-2.
(LaPresse)