BARI – “La Puglia brucia con oltre 940 incendi in 15 giorni, in una estate segnata da una siccità che non si registrava da anni che sta devastando campi e colture, dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta, facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo”. È quanto afferma Coldiretti Puglia, su dati della Protezione Civile regionale.
E’ la provincia di Lecce a registrare il maggior numero di incendi con 464 roghi dal 15 al 30 giugno, seguita da Bari con 144 incendi, Foggia con 119, Taranto con 80, la provincia di Brindisi con 78 incendi e la BAT con 58.
“Ogni rogo – sottolinea la Coldiretti – costa ai cittadini oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni”.
“Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente”, conclude.
(LaPresse)