NAPOLI (Tommaso Barra) – Quanto Arkadiusz Milik sia potuto mancare al Napoli, in questa stagione più che in quella passata, è stato evidente ed evidenziato nelle ultime 4 partite. Il polacco, che a fine settembre del 2017 rimediò la seconda rottura consecutiva del legamento crociato, è rientrato a pieni ranghi. Diventando, essenzialmente, un fattore per la fase offensiva del Napoli. Con un Dries Mertens in debito d’ossigeno dopo una stagione logorante, il ’99’ azzurro sta sbaragliando qualsiasi difesa si trovi di fronte.
A Reggio Emilia, col Sassuolo, il suo ingresso in campo determinò una svolta per il Napoli. Milik entrò nell’azione del gol di Callejon disturbando il difensore emiliano, ma fu lui stesso pericolosissimo in due circostanze. Nella prima servì una gran parata di Consigli, nella seconda il portiere neroverde fu graziato dalla traversa. Col Chievo, una settimana dopo, Milik entrò in campo a 25′ dalla fine sullo 0-0. Dopo il vantaggio clivense, l’ariete polacco siglò prima il pari all’89’, per poi spizzicare il pallone accomodandolo a Diawara per la rete del 2-1 al 93′.
Anche a San Siro contro il Milan, una volta sceso in campo dopo essere partito dalla panchina, Milik avrebbe potuto regalare i tre punti al Napoli in pieno recupero. La parata ‘folle’ di Donnarumma, però, negò la gioia del gol all’attaccante e del bottino pieno agli azzurri. Ieri, contro l’Udinese, il 24enne di Tichy è tornato titolare in campionato dopo 8 mesi (era il 19 agosto, prima giornata contro il Verona). La sua firma è stata quella più importante. Il tap-in del vantaggio dopo la bordata di Callejon respinta da Bizzarri, a pochi minuti dal pareggio del Crotone con la Juventus.
Al posto giusto al momento giusto, Milik è tornato più in forma che mai proprio nel momento decisivo. Quando tutto sembrava perso, il Napoli ha trovato una giornata quasi perfetta che ha di fatto riaperti i giochi. E domenica, a Torino, ci sarà un ’99’ in più nel ventaglio delle possibilità di Maurizio Sarri.