Mondiali atletica, Jacobs in semifinale ma i big volano: “Non riesco a lasciarmi andare”

Il leone ferito ruggisce ancora. Pur con qualche apparente difficoltà, Marcell Jacobs centra la qualificazione alla semifinale dei 100 metri di domani notte ai Mondiali di Eugene.

(AP Photo/David Goldman)

MILANO – Il leone ferito ruggisce ancora. Pur con qualche apparente difficoltà, Marcell Jacobs centra la qualificazione alla semifinale dei 100 metri di domani notte ai Mondiali di Eugene. Il suo 10.04 è il decimo tempo di un turno in cui brillano gli statunitensi Fred Kerley (9.79, +0.1) e Trayvon Bromell (9.89, +0.6). Appare chiaro come l’eroe di Tokyo sia costretto a lottare contro un avversario in più: il problema muscolare che, seppur risolto, sembra ancora limitarne l’azione. Jacobs è secondo nella sua batteria in 10.04 (vento +0.2), superato solo dal giamaicano Oblique Seville (9.93), l’uomo che, a conti fatti, interrompe una imbattibilità che durava dai Giochi. Dopo un buon avvio, è battaglia aperta tra il giamaicano ed il bresciano, senza però che quest’ultimo riesca ad abbandonarsi, alla ricerca di quella fluidità del gesto che lo scorso anno era stato il suo marchio di fabbrica. “Penso di aver fatto una buona partenza – dice nell’immediato dopo corsa – e di aver anche accelerato nel modo corretto. Ma poi, non riesco a lasciarmi andare. Ora devo cercare di mettermi quanto prima nelle mani del fisioterapista, per tentare di essere in condizioni migliori per la semifinale. Sul piano della preparazione, penso di stare bene, altrimenti, alla luce di quanto detto, non riuscirei a correre in 10.04”. L’attesa durerà poche ore. Domani, nella notte italiana tra sabato e domenica (le 3 del mattino della domenica), arriverà l’ora del verdetto. Poca gloria per l’altro azzurro Chituru Ali, il cui 10.40 è frutto di una serie di errori e dello stop qualche metro prima del traguardo, a gara ormai compromessa.

Nelle altre gare, settimo posto finale della staffetta 4×400 metri mista, con Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Brayan Lopez e Alice Mangione (3:16.45). Oro alla Repubblica Dominicana, che supera Olanda e Stati Uniti. Proprio nella squadra americana, la leggenda Allyson Felix in seconda frazione ha vinto la sua 19/a e ultima medaglia ai campionati del Mondo. Per la 36enne campionessa americana il terzo bronzo in 10 edizioni ai campionati del Mondo estende il record che di medaglie già deteneva. Aggiungendo le 11 medaglie alle Olimpiadi, Felix vanta ben 30 podi nei due più grandi eventi dell’atletica, un record per qualsiasi americano. Nel lancio del peso il paisà Nick Ponzio ci tiene a fare bella figura in terra americana, e lo dimostra subito, firmando una qualificazione sontuosa alla finale di domenica notte (le 3:30 circa di lunedì in Italia). Il suo peso atterra a 21,35, misura che vale la quarta piazza assoluta, alle spalle di Crouser (22,28), Kovacs (21,50) e Walsh (21,44). Poca gloria invece per Leonardo Fabbri (miglior misua di 19,73), che non riesce a trovare in pedana l’azione giusta per tradurre in centimetri le innegabili cifre del suo talento. Una promozione e due bocciature nel miglio metrico per le azzurre. A farcela è Gaia Sabbatini, mentre finiscono fuori Federica Del Buono e Sintayehu Vissa, pur autrici di prove non disprezzabili. Per la Sabbatini l’accesso alla semifinale di domani (nella notte tra sabato e domenica, via alle 4:05) vale per certi versi come una chance per riscattare la sfortuna di dodici mesi fa, quando, ai Giochi di Tokyo, la caduta di un’avversaria la privò di una possibile finale a cinque cerchi. Qualificazione anche per Ahmed Abdelwahed nei 3000 siepi (8:21.04). Il romano è sesto nella sua batteria in 8:21.04, al cospetto del campione olimpico Soufiane El Bakkali (8:16.65, quello che risulterà essere alla fine il miglior tempo del turno). Infine Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo finiscono fuori dalla finale dell’asta con due misure non all’altezza.

LaPresse

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