Pisa, 19 apr. (LaPresse) – Scarti di lavorazione navale, oli esausti, vetroresina, eternit, tre barche e nove container pieni di rifiuti di vario genere, come vernici e solventi, per un totale di 1.400 tonnellate di rifiuti: questo è quanto i militari della stazione navale della guardia di finanza di Livorno hanno posto sotto sequestro in un’area di circa 43mila metri quadri in uso a un cantiere navale lungo il canale dei Navicelli, all’interno del Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, nel territorio pisano.
I finanzieri hanno accertato inoltre diversi sversamenti di liquami oleosi neri sul terreno, in prossimità proprio dell’argine del canale dei Navicelli. La rappresentante legale del cantiere, una donna di 42 anni, è stata denunciata all’autorità giudiziaria per l’inosservanza alla normativa del Testo unico sull’ambiente. Per l’eco-reato di inquinamento ambientale previsto dal Codice Penale, è stata prevista la caratterizzazione dei rifiuti sottoposti a sequestro al fine di quantificare, così come stabilito da legge, una eventuale ecotassa.