ROMA (Tommaso Barra) – E’ finalmente arrivata la firma sul rinnovo del contratto nazionale del comparto istruzione e ricerca. La fumata bianca nella sede dell’Aran. In sostanza, si tratterà di ricevere un aumento medio tra gli 80 e i 110 euro lordi per tutto il personale, ai quali andranno aggiunti gli arretrati. “Dopo un lungo iter – commenta il presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini – arriviamo alla conclusione di un contratto che riguarda oltre 1 milione di addetti”.
La pre-intesa era già stata firmata il 9 febbraio scorso. Successivamente è arrivato prima il via libera del Consiglio dei ministri, poi quello della Corte dei conti. Modificate, anche se solo in parte, alcune direttive della ‘Buona scuola’ renziana. Nel nuovo contratto non è previsto l’aumento dell’orario di servizio, i periodi di ferie e per i permessi sono rimasti invariati sia per i docenti che per il personale Ata.