MILANO – Un crack da 5miliardi che rischia di mettere in ginocchio l’intera industria del turismo: è l’allarme di Marina Lalli, presidente di Federturismo, nel giorno in cui vengono annunciate nuove misure restrittive e lo stop agli spostamenti nei giorni di Pasqua. “Cinque miliardi di mancati incassi che avranno una forte ricaduta economica e sociale – afferma – e come sempre a pagare saranno per prime le parti più deboli: donne e giovani”. “Nel mondo del turismo la componente donne e giovani è molto elevata – sottolinea – stando così le cose si fa un passo indietro di 20 in entrambi i casi”. Lo stop a gite fuoriporta, il divieto di potersi spostare nel weekend di Pasqua porterà a alla perdita di “500mila posti di lavoro”, aggiunge Lalli. Ad oggi la stima è del 40% di mortalità delle aziende turistiche nei primi tre mesi del 2021″. L’unica speranza che resta è nell’estate “abbiamo le casse vuote – afferma – le aziende non hanno alcuna prenotazione e non sappiamo quando potremo tornare a lavorare”.
“La Pasqua è saltata, ci aspettiamo di ripartire per maggio – sottolinea Bernabò Bocca, presidente nazionale Federalberghi, intervenuto a ‘Turismo e piano di ripresa Ue: come sostenere uno dei settori più colpiti dalla crisi’, webinar organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia -. Abbiamo bisogno di benefici fiscali, per essere pronti quando ci sarà la ripartenza. È impensabile ritenere che gli alberghi debbano restituire capitale nel 2022 su finanziamenti ricevuti nel 2020, per dare respiro alle aziende servono finanziamenti a 15 anni”. E lancia la proposta di dar vita, anche in Italia a isole ‘covid free’ su modello della Grecia che “ha già annunciato le isole che saranno vaccinati tutti gli abitanti e i turisti esibiranno tampone negativo o certificato vaccinale. Mi viene in mente Capri, per esempio, e alla quantità di turisti che arriverebbero”. “Senza scatenare una concorrenza europea – spiega – se la Grecia fa il passaporto vaccinale, deve farlo anche l’Italia”. Federalberghi Versilia stima che, a causa dello stop di Pasqua, ci sarà “un mancato introito di circa 2 milioni di euro, e circa 5 mila posti di lavoro a rischio”.
di Laura Pirone