MILANO – Parteciperà ancora ai prossimi Us Open, poi con ogni probabilità appenderà definitivamente la racchetta al chiodo. Serena Williams, una delle più grandi tenniste di tutti i tempi, si dice pronta al ritiro e lascia intendere che lo Slam statunitense, in programma a fine agosto, potrebbe essere il suo ultimo torneo. La campionessa Usa, vincitrice di 23 titoli dello Slam, in una storia di copertina per Vogue ha spiegato che “non le è mai piaciuta la parola ritiro” e che preferisce la parola “evoluzione” per descrivere i suoi prossimi passi. Ma il passo che sta per compiere è chiaro: “Mi sto evolvendo lontano dal tennis, verso altre cose che sono importanti per me”, inclusi il lavoro con la sua società di venture capital e la crescita della sua famiglia. Poi, su Instagram, ha ammesso che gli Us Open potrebbero essere il suo ultimo torneo: “Il conto alla rovescia è iniziato”, ha detto, aggiungendo: “Mi godrò le prossime settimane”.
A Vogue, Williams ha rivelato anche che lei e suo marito, Alexis Ohanian, vogliono un altro figlio. “Nell’ultimo anno, io e Alexis abbiamo cercato di avere un altro figlio e di recente abbiamo ricevuto alcune informazioni dal mio medico che mi hanno tranquillizzato e mi hanno fatto sentire che ogni volta che siamo pronti, possiamo allargare la nostra famiglia. Sicuramente non voglio essere di nuovo incinta come atleta. Ho bisogno di essere con due piedi nel tennis o con due piedi fuori”.
La notizia arriva proprio poche ore dopo il suo esordio a Toronto, in un torneo Wta 1000, dotato di un montepremi di 2.697.250 dollari, sul cemento, che porta agli Us Open. Un esordio in cui è tornata al successo dopo più di un anno di attesa, battendo la spagnola Nuria Parizzas-Diaz con il punteggio di 6-3 6-4. L’ultima vittoria in singolare risaliva al terzo turno del Roland Garros 2021 contro la connazionale Danielle Collins. Fermata poi negli ottavi di Parigi da Elena Rybakina, si era rivista in campo solo due volte: a Wimbledon il mese successivo (quando scivolò sull’erba e fu costretta a ritirarsi sul 3-3 del primo set contro la bielorussa Sasnovich per uno stiramento al tendine di un ginocchio); di nuovo a Wimbledon quest’anno, quando tentò di rientrare da protagonista ma fu fermata da Harmony Tan al termine di un match rocambolesco, vinto dalla francese 9 punti a 7 al tie-break del terzo set. Era tanta la voglia di Serena Williams, a 40 anni, di dimostrare di essere ancora competitiva e contro Parizzas-Diaz ha usato tutta la sua esperienza e l’umiltà da numero 407 del mondo qual è oggi.
La sua impronta nella storia del tennis resterà indelebile: le è mancato solo completare uno Slam, ma si è aggiudicata 73 titoli Wta, di cui 23 vittorie nel Grande Slam. Meglio di lei ha fatto solo Margareth Smith Court, con 24, ma era un’altra epoca. Diventata numero 1 del mondo per la prima volta nel 2002, ha occupato la vetta per 319 settimane in carriera, terza nella classifica di tutti i tempi, dietro solo a Steffi Graf, 377 settimane, e Martina Navratilova, 331.
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