MILANO – “Oggi ho firmato per accettare la candidatura alla Camera nel collegio uninominale Prato-Pistoia-Mugello”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd, Tommaso Nannicini. “Grazie al segretario Enrico Letta e al mio partito per avermi proposto questa sfida, che ho accettato con entusiasmo, pur sentendo tutto il peso della responsabilità di riconquistare un collegio non semplice. Grazie a Caterina Bini, che stimo non da oggi, per aver reso possibile questa scelta con generosità. In virtù di questa e delle scelte precedenti, il Pd di Prato – aggiunge – non avrà un candidato o una candidata espressione diretta del territorio. So per lunga frequentazione col territorio, fin dai tempi della mia militanza nei DS della Toscana, che Prato può offrire candidature di peso, come ha fatto tante volte in passato. Per quello che dipenderà da me, lavorerò perché torni a essere così quanto prima. Ora sono sicuro che faremo un magnifico gioco di squadra per dare risposte alla vita delle persone: tutti insieme, ognuno con le proprie storie, radici, sensibilità e competenze”.
“In questi giorni, si è parlato molto di mie eventuali candidature (o non candidature). Ho preferito non commentare, per non essere frainteso e per non interferire col processo difficile che il mio partito stava affrontando nella composizione delle liste: in politica il noi viene prima dell’io. Degli ultimi cinque anni (e degli ultimi cinque giorni) parleremo più avanti”, aggiunge. Nannicini scrive ancora: “Grazie di cuore a tutte le persone che hanno espresso sentimenti di stima nei miei confronti, augurandosi di vedermi in corsa. Essere ricandidato o meno non è l’obiettivo principale per chi vive per la politica e non di politica. Casomai è uno strumento. L’obiettivo resta quello di poter svolgere una funzione di rappresentanza politica e sociale, e quindi veder riconosciuto da altre e da altri l’impegno per rendere il tuo Paese un po’ più giusto o perlomeno per risolvere qualche problema. E in questi giorni molti di voi mi hanno fatto sentire questo riconoscimento. Grazie ancora”.
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