MONACO (Germania) – Riposo e terapie. Ma soprattutto la mano sul cuore al momento dell’inno di Mameli (“il più bello del mondo”), che risuona sul gradino più alto del podio della medal plaza nel cuore dell’Olympiapark. Marcell Jacobs si gode l’oro europeo nei 100 metri – primo a riuscirci dopo il trionfo di Pietro Mennea a Praga 1978 – in una giornata all’insegna del relax e delle celebrazioni. Perché il 9”95 con cui ha battuto la concorrenza nel panorama del Vecchio Continente ha il sapore della riscossa e del riscatto dopo la delusione per non esser riuscito ad essere competitivo al Mondiale di Eugene. Il problema muscolare rimediato a ridosso della batteria, chiusa in 10”04, non ha permesso alla freccia di Desenzano del Garda di poter disputare la semifinale. Lo sprinter nato a El Paso ha recuperato in extremis per l’appuntamento di Monaco ma anche in finale è stato condizionato da una contrattura al polpaccio, da monitorare e da gestire in vista dei prossimi impegni. A cominciare dalla staffetta 4×100, le cui batterie sono in programma venerdì mattina, che il neo campione europeo è determinato a disputare da protagonista.
“Ci arriviamo da campioni olimpici, l’obiettivo è correre la finale e dare il massimo”, ha raccontato al Tg3 il velocista azzurro, che punta anche a “incrementare nel resto della stagione questo tempo che ancora non mi soddisfa fino in fondo”. Prima di tutto, però, va tutelata l’integrità fisica del poliziotto 27enne, che dopo le vicissitudini di un anno travagliato guarda alla stagione che verrà auspicando soprattutto di “star bene, mi sono reso conto che è la cosa più importante”. L’obiettivo dichiarato è quello del Mondiale di Budapest del 2023, in programma dal 19 al 27 agosto. “Mi manca solo una medaglia adesso, fortunatamente l’anno prossimo abbiamo la possibilità di portarla a casa – ha evidenziato dopo il successo in Germania – L’importante è star bene l’anno prossimo”. Dopo l’oro olimpico, quello europeo e quello indoor nei 60 metri, il titolo iridato è infatti l’unico vuoto da colmare nel palmares di Jacobs.
Anche la stampa estera ha celebrato il trionfo del velocista bresciano. “E’ rimasto l’uomo da battere”, sentenza in Inghilterra il ‘The Guardian’, che sottolinea come l’azzurro in finale sia riuscito “a tenere a bada” i britannici Hughes e Azu. In Germania la prestazione dell’azzurro viene definita “l’affermazione del favorito” mentre in Francia il quotidiano francese ‘L’Equipe’ associa la medaglia d’oro di Monaco 2022 al record europeo stabilito lo scorso anno a Tokyo (9″80). “Il suo stato di forma a Monaco era un punto di domanda ma già prima della finale aveva dato una prima risposta vincendo la sua semifinale in 10 secondi”, sottolinea il giornale transalpino. In Italia la performance di Jacobs ha catturato oltre un milione e mezzo di spettatori davanti alla tv. La diretta della sessione serale di atletica, trasmessa da Rai2, ha infatti vinto la prima serata televisiva, facendo segnare dalle 21.18 alle 23.04 uno share del 12:48%, calamitando l’attenzione di una media di 1.654.000 spettatori. Il picco d’ascolto è stato toccato alle 22.21, in coincidenza con la finale dei 100 metri: 18,20%, dopo essere stato a lungo oltre la soglia del 17%. Si chiama effetto Jacobs.
(LaPresse)