MOSCA – Obiettivi russi attaccati in Crimea. La denuncia è giunta direttamente dalla capitale russa. Sarebbe stato avvistato del fumo nei pressi del quartier generale della flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Secondo Mosca l’esercito ucraino avrebbe utilizzato agenti chimici e dei droni. Intanto da Kiev fanno sapere che “la Russia ha già perso circa 44.900 soldati in Ucraina, 200 nell’ultimo giorno”.
Le indagini
Gli investigatori russi sono al lavoro per fare chiarezza sull’uccisione della figlia dell’ideologo putiniano, Alexandr Dugin, Darya Dugina, fatta saltare in area la scorsa notte mentre era alla guida del Suv di proprietà del padre. Dai primi accertamenti pare che sull’auto “fosse stato piantato un ordigno esplosivo. La giovane donna è stata opinionista politica per il Movimento Euroasiatico Internazionale, guidato proprio da suo padre.
Akim Apachev, tra gli ultimi ad aver parlato con la figlia di Aleksandr Dugin ha dichiarato che “quello contro Daria Dugina è stato un atto di terrorismo. Come è ovvio che da oggi non ci sono più luoghi sicuri in Russia. L’unico modo per proteggere il Paese è distruggere il nostro nemico naturale seduto a Kiev, Dnepropetrovsk, Kharkov, Nikolaev, Odessa e in altre città russe”.
L’export
E’ di poche ora fa la notizia diffusa dal ministero della Difesa turco che quattro navi cargo con a bordo 33.300 tonnellate di prodotti agricoli hanno lasciato i porti ucraini di Odessa, Chernomorsk e Yuzhny, direzione Turchia. Secondo fonti di Ankara si tratta della “Da Liang che trasporta 14.000 tonnellate di barbabietola da zucchero a Gunsan, Corea del Sud; della Filyoz e della Foyle con rispettivamente 5.000 e 4.300 tonnellate di olio vegetale, e la Kubrosli Y con 10.000 tonnellate di grano”.