Appalti e clan dei Casalesi, i fari della Dia sul cugino del ras Massimo Alfiero

Negli atti dell’inchiesta su Dante Apicella ‘damigiana’ spunta un lavoro assegnato dal Comune nel 2018 alla ditta del cognato di Luigi ‘o capritto

CASAL DI PRINCIPE – Sono decine gli imprenditori che, secondo la Dia di Napoli, avrebbero permesso alla famiglia Apicella di infiltrarsi, negli ultimi venti anni, in nome del clan dei Casalesi, nel tessuto economico della Campania. E l’indagine che ha portato lo scorso maggio in cella (per associazione mafiosa) Dante, alias damigiana, il principale riferimento di quel nucleo, si è impegnata proprio a mappare la rete di uomini d’affare usata dagli Apicella per ottenere appalti su appalti pubblici (riuscendo a garantire, questa la tesi della Dda, sostentamento ad esponenti della cosca Schiavone).
Tra i businessman ritenuti dagli investigatori vicini al gruppo di damigiana ci sarebbero Francesco Salzillo e Luigi Alfiero. I due avrebbero avuto soprattutto rapporti con Pietro (anche lui indagato per mafia), ex consigliere comunale e nipote di Dante. E di loro nell’ottobre 2017 aveva parlato ai magistrati della Dda pure il pentito Francesco Barbato ‘o sbirro, esponente di spicco del clan Schiavone: “Le persone che collaboravano con Dante Apicella erano Luigi Alfiero detto ‘o capritto e Francesco Salzillo. Entrambi – disse il collaboratore di giustizia – erano titolari di un’impresa edile con sede a Casal di Principe”.
Alfiero, stando agli accertamenti eseguiti dalla Dia, è il cugino di Massimo (ora in carcere ed ex luogotenente dei Bidognetti) e nipote di Vincenzo (scomparso), dal quale discende il soprannome di famiglia capritto, ritenuto storicamente vicino a Cicciotto ‘e mezzanotte.
Luigi più volte, hanno evidenziato gli investigatori, è stato controllato dagli agenti insieme al cugino Massimo e a Pasquale Setola, fratello del killer Giuseppe (ex capo dell’ala stragista del clan). Nel 2018 Luigi ha costituito la Edil Immobiliare ed è direttore tecnico della Wanda Costruzioni. Salzillo, invece, è il cognato di Ernesto Ancona, per gli investigatori affiliato al clan dei Casalesi (gruppo Tavoletta-Ucciero).
L’attività investigativa della Dia ha fatto emergere anche che quattro anni fa il Comune di Casal di Principe ha affidato l’intervento di decespugliamento e pulizia dei canali di regimentazione alla società Appalti Generali, con sede a San Cipriano d’Aversa, rappresentata da Franco Mandesi, cognato proprio di Luigi Alfiero.
Salzillo è indagato per mafia (rischia il rinvio a giudizio insieme agli Apicella e ad altri 65 imputati – l’udienza preliminare si celebrerà a metà settembre). Alfiero e Mandesi, seppur presenti negli atti dell’inchiesta svolta dalla Dia sul ‘sistema Apicella’, per quanto a nostra conoscenza, non sono inquisiti e sono innocenti fino a prova contraria.

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