MILANO – Il Derby parla ancora rossonero. Il Milan batte l’Inter per 3-2 nell’anticipo della 5/a giornata di Serie A e si porta momentaneamente da solo al comando della classifica con 11 punti. L’Inter incassa invece la seconda sconfitta stagionale e resta a quota 9. Un Derby spettacolare, giocato a ritmi altissimi dalle due squadre e alla fine meritatamente vinto dai ragazzi di Pioli che soprattutto nella fase centrale della partita ci hanno messo qualcosa in più.
Al vantaggio nerazzurro con Brozovic, i rossoneri hanno replicato con la doppietta di uno scatenato Leao (già 3 centri in campionato) e il secondo gol stagionale di Giroud. Non è bastato all’Inter il gol del 3-2 firmato da Dzeko, forse mandato in campo troppo tardi da Inzaghi. Milan che festeggia nel migliore dei modi il passaggio di proprietà da Elliott a RedBird, esultante in tribuna il neo patron Jerry Cardinale. Mastica amaro, invece, l’Inter, che dopo il vantaggio è sembrata accontentarsi finendo per farsi sovrastare sia fisicamente che tecnicamente dai campioni d’Italia.
Per Inzaghi c’è tanto lavoro da fare, troppo le incognite da risolvere. L’attacco del Milan nel primo Derby da campioni d’Italia è affidato a Giroud, con Messias, De Ketelaere e Leao sulla trequarti. Per il resto soliti interpreti, con Bennacer e Tonali a centrocampo, Calabria, Kalulu, Tomori ed Hernandez in difesa. Per i nerazzurri, orfani di Lukaku infortunato, Inzaghi si affida alla coppia Lautaro-Correa con Barella, Brozovic e Calhanoglu nel mezzo, Dumfries e Darmian sulle fasce. In difesa Skriniar, De Vrij e il rientrante Bastoni. In porta Handanovic.
In tribuna è presente anche il neo proprietario del Milan, Cardinale, fondatore del fondo RedBird, con al fianco Gordon Singer di Elliott, così come il presidente dell’Inter Steven Zhang. Spettacolari, come sempre, anzi più del solito, le coreografie delle due curve, tra citazioni e sfottò. Inizio di partita scoppiettante, con il Milan che prova a prendere in mano le redini del match e l’Inter sempre pronta a ripartire. La posta in palio è alta, lo si evince dal nervosismo in campo quando dopo uno scontro tra Theo Hernandez e Dumfries per poco non scoppia una rissa con tutti gli altri giocatori. Prima iniziativa dei rossoneri con De Ketelaere, giocatore elegante e con ottime intuizioni.
Dall’altra parte il primo a rendersi pericoloso è Brozovic, con un destro di prima intenzione da centro area deviato in angolo. Pronta replica milanista con il solito Leao che sfonda sulla sinistra, cross insidioso per Giroud anticipato da Bastoni che di testa colpisce una clamorosa traversa. Quasi autogol, ma l’arbitro ravvede un fallo del francese. Cresce il Milan, subito dopo ci prova Leao da fuori con un destro a giro respinto da Handanovic. Il gol è nell’aria e arriva al 21′ quando è l’Inter a passare in vantaggio con Brozovic, bravo a sfruttare un corridoio centrale e a battere Maignan su assist di Correa.
Il Milan prova subito a reagire con Giroud, ma la sua girata mancina su assist di Hernandez termina sull’esterno della rete. Il pari rossonero arriva meritato alla mezzora, con Leao che batte in diagonale Handanovic su assist di Tonali. Grave però la palla persa di Calhanoglu che innesca l’azione rossonera. Da sottolineare l’esultanza del portoghese mostrando la maglia di Florenzi. Sulle ali dell’entusiasmo il Milan sfiora poi il raddoppio per ben quattro volte in pochi minuti, con Giroud, Tonali, Theo e De Ketelaere.
Nel secondo tempo continua a premere il Milan, pericoloso con Theo di testa su punizione di Tonali. Il tentativo di replica dell’Inter, con una punizione dal limite di Calhanoglu respinta dalla barriera. Il Milan si conferma più determinato, però, così al 54′ passa meritatamente in vantaggio con una girata mancina di Giroud da centro area su cross basso di Leao. Non impeccabile nell’occasione la difesa dell’Inter, così come Handanovic. L’Inter accusa il colpo e dopo cinque minuti capitola ancora: Giroud serve di tacco Leao al limite, il portoghese si porta a spasso l’intera difesa nerazzurra e poi batte Handanovic di giustezza.
La partita però non è finita, perché i cambi di Inzaghi rivitalizzano l’Inter che al 67′ accorcia le distanze con Dzeko appena entrato. Subito dopo sempre il bosniaco manda in porta Lautaro, ma il sinistro del Toro termina di poco alto. Milan improvvisamente in bambola, l’Inter prova ad approfittarne ancora con Lautaro che di testa impegna Maignan. Il portiere francese si ripete poco dopo ancora su Dzeko e poi su Calhanoglu. L’ultimo brivido in pieno recupero, con un destro al volo di Mkhitaryan di poco fuori. Alla fine saranno proprio le parate di Maignan a fare la differenza, consentendo al Milan di mantenere il vantaggio e portare a casa tre punti pesantissimi per la classifica e per il morale.(LaPresse)