ROMA – “Mi sento un costruttore perché per tutta la vita, in ogni settore, l’impresa in passato, la politica ormai da trent’anni, ho sempre lavorato per costruire, per trasformare la realtà intorno a noi, per renderla migliore per i nostri figli e i nostri nipoti. Purtroppo mi sono dovuto confrontare con un’opposizione che spesso ha fatto il contrario, ha lavorato per distruggere le cose che stavo realizzando”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella lettera inviata all’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) e letta dal coordinatore nazionale Antonio Tajani durante l’incontro a Roma con l’associazione. “Un tipico esempio di questo è la questione del Ponte sullo Stretto di Messina – prosegue Berlusconi -. Per ben due volte i nostri governi avevano progettato, finanziato e appaltato l’opera, affidando una grande commessa come questa ad una impresa italiana. Avrebbe potuto essere il fiore all’occhiello della nostra capacità di realizzare un progetto d’avanguardia. La sinistra per due volte ha preferito bloccare tutto, esponendo altresì lo Stato a penali molto elevate. Oggi hanno immaginato – per frenare ancora – un nuovo e costoso studio di fattibilità, su un progetto completamente diverso, già scartato in passato perché incompatibile con le condizioni idrogeologiche del territorio”. “Questa è la differenza di approccio fra noi e i nostri avversari sulla quale vi invito a riflettere, alla vigilia di elezioni decisive per il futuro del paese”, sottolinea quindi Berlusconi.
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Elezioni, Berlusconi: “L’opposizione spesso ha lavorato per distruggere il mio lavoro”
"Mi sento un costruttore perché per tutta la vita, in ogni settore, l'impresa in passato, la politica ormai da trent'anni, ho sempre lavorato per costruire, per trasformare la realtà intorno a noi, per renderla migliore per i nostri figli e i nostri nipoti".