NAPOLI – La campagna elettorale è agli sgoccioli e il centrodestra, dato per favorito alle Politiche, non vuole svelare le sue carte. Non pienamente. È vero che in politica tutto è possibile, ma ad oggi è improbabile che i destrorsi riescano a raggiungere il 51 per cento dei consensi per dar vita a un governo monocolore. Eppure su ipotetiche alleanze post voto nessuno vuole assumersi la responsabilità. A fare il punto con Cronache è il candidato di Forza Italia al Senato Francesco Silvestro.
Il centrodestra è dato per vincente, ma Forza Italia non sta attraversando il suo periodo migliore. Quanto crede incideranno sul risultato in Campania, e non solo, le defezioni delle ultime settimane?
Sono fiducioso, perché Forza Italia in Campania è un partito profondamente rinnovato. Grazie al lavoro del coordinatore regionale Fulvio Martusciello abbiamo messo su una squadra fatta di sindaci, amministratori locali, professionisti, imprenditori come me e tanta società civile. Giovani, donne, militanti che si sono avvicinati perché siamo nuovamente quella forza moderata, europeista e liberale che con impegno e responsabilità cerca risposte concrete a questi tempi complicati, mettendo al centro la buona politica.
Crede che laddove Fdi risultasse, come sembra, primo partito, Salvini e Berlusconi cederebbero il passo alla Meloni come premier?
Credo che un politico della stoffa e del curriculum di Silvio Berlusconi non avrebbe nessun problema a riconoscere che, qualora Fratelli d’Italia risultasse il partito più votato della coalizione di centrodestra, avrebbe tutto il diritto di esprimere il nuovo premier.
Il M5S sembra essere forte nella nostra zona, dato che la Campania è la regione col numero più alto di percettori di reddito di cittadinanza. Questa misura va modificata o abolita? E qual è la sua proposta per dare una mano a chi col caro bollette e l’aumento del costo dei beni primari rischia di non farcela?
Il reddito di cittadinanza non va abolito. Non siamo contrari a questa misura, ma va migliorata fortemente. Anzitutto strutturando controlli più sistematici e destinando alle fasce più bisognose questo strumento di supporto. Noi crediamo nelle riforme e per creare lavoro bisogna intervenire sul cuneo fiscale e dare più sostegno alle imprese. Sul caro bollette bisogna intervenire subito. Lo ha ribadito oggi anche il presidente Berlusconi. Il costo rischia di far collassare imprese e famiglie e mettere in crisi il nostro sistema sociale e produttivo. Alle aziende va riconosciuta una revisione dei prezzi che tenga conto dei continui rialzi dei prezzi.
Si parla tanto di Patto per Napoli, ma è un’iniziativa nata dal centrosinistra con un governo amico. Se il prossimo governo fosse di destra, che fine farebbe il Patto?
Il Patto per Napoli non ha colore politico, anche se è stato strumentalizzato già durante la campagna elettorale per le ultime amministrative e abbiamo corso lo stesso rischio in queste settimane. Forza Italia, con enorme senso di responsabilità, ha votato in Parlamento per l’approvazione del Patto, con l’obiettivo di mettere in salvo le finanze del Comune di Napoli. Quello che a noi interessa infatti è garantire ai cittadini della terza città d’Italia gli stessi servizi delle realtà del Nord. Su questo punto non arretriamo: il Patto per Napoli non va toccato. Non possono esserci divisioni su una misura destinata a mettere in sicurezza le finanze comunali e, di conseguenza, l’erogazione di servizi essenziali alla cittadinanza. Noi saremo in prima linea per difendere il diritto dei cittadini di Napoli a contare su servizi migliori.
Improbabile che con questa legge elettorale si possa creare un governo monocolore. Con chi crede possiate dialogare per creare il prossimo governo in caso di vittoria?
Per il momento Forza Italia, ma credo valga anche per gli alleati della coalizione, non si è posta la questione. Abbiamo fiducia nelle nostre possibilità di ottenere una vittoria ampia che ci consenta di governare e attuare le riforme che l’Italia attende. Il nostro ruolo in questo processo è chiaro: lavoriamo con il massimo impegno per consolidare l’area moderata e popolare dell’alleanza che, secondo i sondaggi, potrebbe risultare la più votata.
Renzi e Calenda hanno più volte sostenuto che prenderanno più voti di Fi. Che ne pensa?
Credo che qualcuno confonda la sovraesposizione mediatica e social con la realtà. Non esiste il Terzo Polo evocato da Renzi e Calenda. La terza forza che uscirà dalle urne, sempre secondo i sondaggi, a oggi sembra essere il Movimento 5Stelle, non il Terzo Polo. Forza Italia non si presenta certo per fare la corsa su Calenda e Renzi. Facciamo il nostro percorso e crediamo che un voto fuori dalle grandi coalizioni non abbia senso e nel Paese c’è questa consapevolezza.
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