TORINO – Minimo sforzo, massimo risultato. La trasferta in Repubblica Ceca dell’Inter porta con sé più di una buona notizia: i nerazzurri battono agevolmente il Viktoria Plzen (2-0) e restano in corsa per una qualificazione agli ottavi complicata ma sempre possibile, che passerà verosimilmente dall’esito del doppio confronto con il Barcellona. Simone Inzaghi ha fatto ampio ricorso al turnover (che ha riguardato in particolare Lautaro) e non è stato tradito dalla sua rosa. Dzeko e Dumfries con un gol per tempo hanno piegato la resistenza dei cechi, che sono rimasti in dieci per l’ultima mezz’ora e hanno pensato soprattutto a non incassare una goleada.
Dopo la sconfitta con il Bayern, e con il Barcellona all’orizzonte, l’Inter non può prescindere dai tre punti contro il Viktoria Plzen, la cenerentola designata del Gruppo C. Eppure in Repubblica Ceca Simone Inzaghi ricorre a un massiccio turnover, anche perché in vista c’è la sfida di campionato con la rivelazione Udinese in programma domenica alla Dacia Arena. Le rotazioni dell’ex tecnico della Lazio non risparmiano nessuno, neanche il giocatore più in forma in rosa: Lautaro Martinez si accomoda quindi in panchina, chance per la coppia Correa-Dzeko, a sorpresa titolare.
Turno di riposo anche per Calhanoglu in mezzo al campo e per de Vrij in difesa, rimpiazzato da Acerbi, al debutto in nerazzurro. I padroni di casa si fanno schiacciare fin dai primi minuti, senza che gli ospiti facciano chissà cosa per metterli alle corde. La prima palla gol capita dopo un quarto d’ora sui piedi di Acerbi, che sugli sviluppi di un corner in girata spalle alla porta colpisce debolmente. Cinque minuti più tardi l’Inter trova la via del gol: Gosens rifinisce per Correa, che premia l’inserimento di Dzeko che con un colpo da biliardo buca Stanek.
Il vantaggio del bosniaco non modifica il canovaccio del match, con i cechi che badano a difendersi e non riescono a creare insidie dalle parti di Onana, preferito nuovamente ad Handanovic in coppa nonostante l’ottima prova dello sloveno contro il Toro. Al tramonto del primo tempo l’Inter va a un soffio dal raddoppio, ma Stanek respinge la conclusione (non angolatissima) di Dzeko e sul prosieguo dell’azione Mkhitaryan viene murato da un difensore. Solo Stanek, bravissimo sull’incornata di Gosens e sul destro da fuori area di Dzeko, permette al Plzen di restare in partita nella ripresa. Almeno sulla carta, visto il netto dominio territoriale degli ospiti.
Quando poi l’arbitro Scharer dopo un brutto intervento di Bucha su Barella, con l’ausilio del Var, cambia la propria decisione espellendo il calciatore anziché limitarsi al giallo, la partita si chiude definitivamente. I nerazzurri infatti in contropiede fulminano il Viktoria sull’asse Dzeko-Dumfries, quasi un attaccante giusto sulla fascia destra. Nel finale Inzaghi gestisce il risultato e dosa le forze della sua squadra, facendo rifiatare qualcuno e dando minuti preziosi a chi ha giocato meno. Ovvero il modo migliore per presentarsi al cospetto della sorpresa Udinese.