La risposta dell’Ue alla nuova escalation russa è arrivata. La Commissione europea ha presentato un ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia che comprende una prima introduzione a un tetto al prezzo del petrolio russo, un nuovo embargo dei prodotti tecnologici utili all’apparato militare di Mosca, una nuova lista di individui coinvolti nell’occupazione dei territori e nell’organizzazione dei referendum farsa da sanzionare e il divieto per i cittadini europei di far parte dei consigli di amministrazione delle società pubbliche russe. “Non accettiamo referendum fasulli né alcun tipo di annessione in Ucraina. E siamo determinati a far pagare al Cremlino questa ulteriore escalation”, ha scandito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando il pacchetto assieme all’Alto rappresentante Ue per la politica estera.
Sul price cap al petrolio russo si cerca di ricalcare l’accordo raggiunto in sede G7 a inizio settembre, che prevede “un divieto completo dei servizi che consentono il trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi di origine russa a livello globale”, a meno che il greggio e i prodotti raffinati non siano acquistati a un prezzo pari o inferiore al price cap deciso dai paesi stessi. “Questo tetto massimo del prezzo del petrolio aiuterà da un lato a ridurre i ricavi della Russia e dall’altro manterrà stabili i mercati energetici globali”, ha affermato von der Leyen.
Si tratta di un primo passo perché i dettagli e il valore del tetto saranno decisi dagli Stati membri che già oggi a livello di ambasciatori hanno iniziato ad analizzare la proposta. “Oggi, in questo pacchetto, stiamo gettando le basi legali per questo tetto massimo del prezzo del petrolio”. Il 5 dicembre scatterà il divieto di trasportare il greggio russo marittimo nell’Unione europea, mentre il 5 febbraio quello per i prodotti raffinati, come deciso nel pacchetto di sanzioni di maggio.
Ora bisognerà capire come si integrerà un simile tetto con le misure che l’Ue vuole approvare nell’ambito dei provvedimenti d’emergenza per ridurre il caro-energia e far fronte alla scarsità degli approvvigionamenti e che ruoteranno attorno al gas. Interventi che saranno sul tavolo dei ministri dell’Energia venerdì. Da quanto si apprende la Commissione vorrebbe introdurre anche un tetto al prezzo del gas russo, nonché un massimale al prezzo del gas usato nella produzione di elettricità “a un livello che aiuti a ridurre i prezzi dell’elettricità senza comportare un aumento generale del consumo di gas”.
Tornando all’ottavo pacchetto di sanzioni, viene infine aggiunta una nuova lista nera con le persone che eludono le sanzioni. “Se acquistano beni nell’Unione europea, li portano in paesi terzi e poi in Russia, si tratterebbe di un’elusione delle nostre sanzioni e quelle persone potrebbero essere sanzionate”, ha spiegato la numero Uno della Commissione. Saranno colpiti anche coloro “che sono coinvolti nell’occupazione russa e nell’annessione illegale di aree dell’Ucraina”, le autorità russe per procura a Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, e “altri individui russi che hanno organizzato e facilitato i falsi referendum in queste quattro aree occupate”.
“Le sanzioni funzionano – ha commentato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell -, le sanzioni contano, ma devono essere mantenute nel tempo e bisogna assicurarsi che non vengano aggirate”. Oggi gli ambasciatori dell’Ue hanno iniziato a valutare la proposta della Commissione, ma, a parte un generale consenso, gli Stati membri vorrebbero capire meglio gli effetti della fissazione di un tetto al prezzo di acquisto del petrolio russo. L’idea comunque è quella di adottare il pacchetto la settimana prossima, forse nella riunione dei rappresentanti permanenti di mercoledì.(LaPresse)