NAPOLI – Il nipote del boss fermato per l’omicidio di Sergio Capparelli in via Marco Aurelio. Aniello Cutolo è accusato di aver sparato sette colpi di pistola e ucciso il 53enne l’altro ieri notte. A pochi metri da casa. Il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo. Dovrà essere convalidato entro 48 ore dal gip, che valuterà gli indizi di colpevolezza e il pericolo di fuga. Udienza oggi, o lunedì (più probabile la settimana prossima). Aniello Cutolo è il nipote del ras della ‘44’ Salvatore Cutolo, detto borotalco.
I fatti. Nella notte tra mercoledì e giovedì i carabinieri sono intervenuti dopo le segnalazioni degli abitanti, che avevano udito l’eco delle esplosioni in strada. Sergio Capparelli era a terra. Il decesso constatato sul posto. In un primo momento gli inquirenti hanno pensato a una esecuzione. La ‘44’ è considerata la roccaforte dei Cutolo, che sono in guerra con i Puccinelli-Petrone, per il controllo delle piazze di spaccio. Ma la vittima non è vicina a clan. E la Procura ha virato sulla vita privata: il passato, fino a trovare un precedente per violenza sessuale nel 2017.
Insomma nulla a che fare con la faida. Il movente è privato. Un fatto datato, per il quale il 53enne era stato condannato. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Bagnoli, l’omicidio è avvenuto per vendetta. Una ritorsione decisa dopo anni. Si tratta di accuse. Per Aniello Cutolo il pm ha firmato un decreto di fermo: il resto lo faranno gli accertamenti coordinati dalla magistratura. Il 45enne è difeso dall’avvocato Vincenzo Strazzullo.
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