“La piena sinergia tra governo, Parlamento, Regione Veneto, Città Metropolitana e Comune di Venezia ha consentito di mettere al centro di una serie di azioni il territorio di Venezia, allo scopo di conservare e promuovere la più antica città del futuro”, “Venezia, forte della sua millenaria resilienza, va sostenuta e rafforzata, con i progetti, con la rete e con le nuove tecnologie. Per trasformarsi davvero nella più antica città del futuro, modello per il mondo. Un’azione forte, coordinata, sinergica ha consentito di rimettere Venezia al centro delle politiche nazionali e territoriali. Un’azione che è auspicabile che continui con il nuovo Governo e Parlamento, anche ponendo la massima attenzione al rifinanziamento della legge speciale esistente, per creare crescita, sviluppo e innovazione economica, culturale e sociale su un territorio da sempre fonte di ricchezza per l’intero Paese”. Lo ha dichiarato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in occasione dell’incontro istituzionale che si è svolto oggi al Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche di Venezia nel quale si è parlato del sistema MoSE, della salvaguardia della città e della sua laguna.
“In 20 mesi di governo Draghi – aggiunge Brunetta – molte sono state le disposizioni adottate: dalle misure sulle Grandi Navi e l’esigenza di salvaguardia di Venezia e della sua laguna; al fondo per le imprese operanti nel settore della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano; agli interventi a sostegno del servizio di trasporto pubblico locale, alla nuova cornice normativa con la quale il Governo ha fornito uno strumento in grado di garantire non solo un’efficace ed efficiente gestione del MoSE, ma anche, in generale, la salvaguardia della città e della zona lagunare e il mantenimento del regime idraulico lagunare. In particolare, grazie al lavoro del ministro Giovannini, vede finalmente la luce l’“Autorità per la laguna di Venezia-Nuovo Magistrato alle Acque”, che grazie a una governance snella e inclusiva valorizza e rende centrale l’apporto del territorio. Con la Fondazione ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’, che mi onoro di presiedere su indicazione di Draghi, abbiamo un luogo in più dove accompagnare questo percorso virtuoso di sostenibilità ambientale, sociale e culturale, alla base del rilancio economico della città”.
Per il ministro Federico D’Incà: “Dopo anni di grandi difficoltà nella gestione della laguna di Venezia e nella lentezza per l’entrata in funzione del Mose gli ultimi Governi hanno dato una svolta virtuosa a questo modello, all’insegna della trasparenza, dell’efficienza e della sostenibilità ambientale. Un cambio di passo decisivo sul quale anche il futuro esecutivo dovrà lavorare e sul quale dovrà continuare una efficace vigilanza. Il lavoro non finisce qui poiché tutelare Venezia e valorizzare il suo enorme patrimonio attraverso politiche attive e sostenibili diventa sempre più necessario in un momento di grande emergenza a causa dei cambiamenti climatici”.
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