Washington (Usa), 23 apr. (LaPresse/AFP) – Lo psicologo Alexandr Kogan, che ha creato l’applicazione utilizzata da Cambridge Analytica per raccogliere illegittimamente dati da 50 milioni di utenti di Facebook, ha detto alla Cbs di non aver “mai sentito una parola” di protesta sulle sue attività di marketing su internet da parte del gigante dei social network. Kogan sarà ascoltato domani da un comitato parlamentare britannico che indaga sullo scandalo e lo interrogherà sui suoi legami con Cambridge Analytica, società con sede nel Regno Unito. Secondo Facebook, i dati sono stati recuperati tramite un’applicazione basata test psicologico ideato dal ricercatore russo che si chiama ‘This Is Your Digital Life’, scaricata da 270.000 utenti del social network e che ha consentito l’accesso ai dati dei propri amici. Tali dati sarebbero stati poi utilizzati per influenzare gli elettori a sostegno della campagna presidenziale di Donald Trump negli Usa. Facebook, al contrario, afferma di essere stato truffato. Kogan, professore di psicologia all’Università di Cambridge e all’Università russa di San Pietroburgo, ha dichiarato di essere “sinceramente dispiaciuto” per il recupero dei dati, spiegando che l’impressione generale in quel momento era che gli utenti dei social network sapessero che i loro dati sarebbero stati venduti e condivisi. “Pensavamo che fosse tutto ok – ha spiegato Kogan -, penso che la nostra idea principale, che tutti sapevano e che non preoccupava nessuno, fosse fondamentalmente sbagliata, e per questo mi sono sinceramente scusato”. Lo psicologo ha anche accusato Facebook di averlo trasformato in uno sviluppatore “canaglia”.