FALCIANO DEL MASSICO – Condannato dalla Corte dei conti ora rischia anche di dover affrontare un processo penale. Salvatore Sciaudone dovrà risarcire il Comune di Falciano del Massico, dove ha svolto il ruolo di responsabile dell’area Finanziaria (con contratto part-time). Il professionista è chiamato a versare all’Ente 41.978 euro per ‘riparare’ il danno erariale causato alle casse pubbliche “quale diretta conseguenza delle plurime condotte illecite dolosamente poste in essere nell’esercizio delle sue funzioni”. I magistrati contabili hanno inviato gli atti riguardanti le azioni di Sciaudone alla Procura di S. Maria Capua Vetere affinché gli inquirenti valutino se siano sfociate o meno in reati penali.
Cinque gli episodi analizzati dalla Corte dei conti che hanno determinato la condanna: tra il febbraio e il dicembre 2019 e nel periodo che va dal gennaio a giugno 2020 si sarebbe versato 23.408 euro a titolo di lavoro supplementare svolto. “Un’auto erogazione – ha sostenuto la Procura regionale – illecitamente disposta perché in contrasto con il basilare principio di onnicomprensività del trattamento economico dei titolari di posizione organizzativa”. Si è auto-versato pure incentivi per 5mila euro in relazione l’attività di recupero Tari e canoni del servizio idrico integrato quando invece “non poteva essere remunerata con incentivi”. Per la Corte dei conti ha sbagliato inoltre nel liquidare 11.243 euro a sé stesso e 2.326 euro a Nicola D’Angelo per “funzioni tecniche” svolte riguardanti la raccolta rifiuti “in assenza dei presupposti legittimanti”. La difesa di Sciaudone aveva provato a bloccare il processo presso la Corte dei conti per pregiudizialità penale, determinata da una sua querela al sindaco e al segretario comunale, ma i giudici hanno respinto l’istanza. Al momento Sciaudone lavora presso il Comune di Cancello Arnone.
