“Sbloccare le infrastrutture e le opere pubbliche, ricostruire le aree terremotate in sicurezza, rilanciare la manutenzione delle arterie esistenti, contrastare il dissesto idrogeologico, significa dare una prospettiva all’Italia, generare lavoro di qualità per centinaia di migliaia di persone”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenendo ad Amatrice, ad una iniziativa della Filca Cisl Lazio dedicata alle zone colpite dal terremoto.
“Accelerare i cantieri significa dare al Paese un nuovo codice degli appalti che garantisca l’obbligatorietà della clausola sociale e protegga i lavoratori in particolare nei cambi di appalto. Ma bisogna superare due gravi storture come quella del massimo ribasso e quella dell’aumento esponenziale degli affidamenti diretti. Nessuna ricostruzione deve passare attraverso deregulation, incuranza per la salute e la sicurezza dei lavoratori”, ha aggiunto il leader Cisl.
“Non è degno di un Paese civile il bollettino di guerra che riporta ogni giorno la morte di tre persone nei cantieri, nelle fabbriche, nei campi. Persone che ancora a 67 anni sono costrette a salire su una gru o su un’impalcatura. Serve una strategia nazionale su salute e sicurezza”, sottolinea Sbarra.
“Le nostre proposte sono sul tavolo da tempo. Bisogna rafforzare l’esercito degli ispettori e migliorare il coordinamento dei livelli preposti a controlli e ispezioni. Si deve istituire una patente a punti per qualificare le imprese e legare il loro “rating” agli appalti. E poi occorre investire sulla formazione e introdurre la materia sin nei programmi scolastici. Va reinvestito il “tesoretto” risparmiato ogni anno dall’INAIL: circa 1 miliardo inutilizzato”, aggiunge il leader della Cisl.
“Per fare di questa battaglia di civiltà una priorità, abbiamo deciso di promuovere la prossima settimana una serie di iniziative sindacali unitarie, per categorie e territorio, che culmineranno nella manifestazione nazionale il 22 ottobre a Roma”, ha concluso Sbarra.
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