MILANO – “L’Europa deve fare un salto di qualità e prendere un’iniziativa per la de-escalation del conflitto. E vedo che anche la Cina e l’India si stanno muovendo lungo questa strada”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Graziano Delrio.
“La manifestazione davanti all’ambasciata russa è stata organizzata dai movimenti per la pace, noi non abbiamo voluto metterci il cappello. Io sono convinto che vadano appoggiati tutti gli sforzi per la pace – afferma – Le piazze per la pace sono utili alla politica e alla democrazia. Questo però non significa fare confusione tra chi è l’aggredito e chi è l’aggressore offuscando la verità. Del resto, con i nostri voti in Parlamento abbiamo appoggiato chiaramente il diritto alla resistenza di un popolo che ha subito un’invasione”.
“Non ci sono ambiguità. Non pensiamo che quella linea sia fallita come stanno dicendo in questi giorni i 5 Stelle, perché se non ci fosse stato l’invio delle armi Putin avrebbe annesso l’Ucraina come ha fatto Hitler con i Paesi che ha invaso – sottolinea – Il pacifismo non significa girarsi dall’altra parte quando qualcuno commette una grave violazione dei confini come è successo in Ucraina. Pacifismo significa non arrendersi alla sola logica bellica, ma cercare di costruire una via di pace – afferma – Deve essere una pace giusta. Per ora invochiamo tutti quanto meno una tregua, un cessate il fuoco, perché la guerra la stanno pagando i civili, il popolo ucraino, con la morte e con sofferenze enormi. Quindi chiedere una tregua non equivale a chiedere una resa. Ma credo che sia miope non vedere che c’è la necessità di mettere in campo una grande azione diplomatica”.
(LaPresse)