KIEV – “Solo nell’ultimo mese le forze armate ucraine hanno liberato più di 600 città sotto occupazione russa, 75 dei quali nella regione di Kherson”. A dichiararlo è il ministero ucraino per la Reintegrazione dei territori temporanei occupati. Si tratta di un consuntivo su quanto si sta materializzando nelle ultime settimane di guerra con “l’avanzata delle forze armate ucraine anche nelle zone che la Russia rivendica come proprie in base al risultato del referendum che però non è stato riconosciuto valido dall’Onu e dall’Unione europea”. Per cui “l’area dei territori ucraini liberati è aumentata in modo significativo”.
Lo stop
Passa all’attacco Lion Musk, l’uomo tra i più ricchi al mondo in quanto non più in grado, ha dichiarato al Pentagono “di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione garantita dai circa 20 mila terminali satellitari Starlink donati all’Ucraina”. Il monito è stato avviato nello scorso mese di settembre con una lettera direttamente al Pentagono in cui ha sottolineato che “potrebbe mettere fine al servizio se la difesa Usa non si farà carico degli oneri per decine di milioni di dollari al mese”, specificando che “finora la sua SpaceX ha speso 80 milioni di dollari e che i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno e i 400 nei successivi 12 mesi”.
Solo nello scorso mese di luglio il comandante generale dell’esercito ucraino, Valerii Zaluzhniy, aveva fatto richiesta di circa altri 8000 terminali Starlink in quanto “fonte vitale di informazioni per le truppe di Kiev, consentendo loro di combattere e di restare collegate anche quanto i network per i cellulari ed internet sono distrutti nella guerra con i russi”.
Altra strage
Ci sarebbero altre vittime e feriti dopo l’esplosione di un deposito di munizioni avvenuto nella località di Oktyabrsky, nella regione russa di Belgorod. La notizia è stata diramata dall’agenzia russa Ria secondo cui “nel villaggio di Oktyabrsky, nel distretto di Belgorod un deposito di munizioni è stato fatto saltare in aria da bombardamenti delle forze armate ucraine”
