Cina, al via Congresso partito comunista: Xi verso il terzo mandato

Xi Jinping è pronto a consolidare il suo ruolo di guida della Cina nel Congresso del Partito comunista che prenderà il via domenica. L'evento politico cinese più atteso si svolge ogni cinque anni nei mesi di ottobre o novembre.

Foto Fred Dufour tramite AP, File in foto il presidente cinese Xi Jinping

Xi Jinping è pronto a consolidare il suo ruolo di guida della Cina nel Congresso del Partito comunista che prenderà il via domenica. L’evento politico cinese più atteso si svolge ogni cinque anni nei mesi di ottobre o novembre. Il Congresso riunisce quasi 2.300 membri del Partito comunista accuratamente selezionati, i delegati, provenienti da tutto il paese. Fra loro alti funzionari provinciali, ma anche ufficiali militari, professionisti di tutti i settori e cosiddetti rappresentanti di base come agricoltori e lavoratori dell’industria. Poco più di un quarto sono donne, mentre circa l’11% proviene da minoranze etniche, secondo i dati forniti da Pechino. A loro, in rappresentanza dei 96 milioni di iscritti al partito, toccherà scegliere più di 200 membri del Comitato centrale che, in base ai poteri concessi dalla Costituzione, hanno il compito di nominare chi dovrà far parte della dirigenza esecutiva, il Politburo e il Comitato permanente del Politburo, che, infine, designa il segretario.

Xi Jinping, in questo ventesimo congresso, è destinato a superare diversi ‘tabù’. Per la prima volta l’uomo forte di Pechino non passerà il testimone, come sempre accaduto, dopo aver completato due mandati quinquennali. Una strategia preparata già nel congresso del 2017, quando Xi non ha segnalato un potenziale successore alla guida del Comitato permanente del Politburo. Successivamente sono stati eliminati i limiti di mandato per il presidente, lasciando aperta all’attuale leader la strada del potere a vita. Il leader di Pechino andrà oltre anche a un’altra regola, quella del limite di età. La norma infatti prevede che gli alti funzionari con oltre 68 anni vadano ‘in pensione’, ma lui di anni ne ha 69.

Una volta incassato il terzo mandato, Xi diventerà di fatto l’uomo più potente del Paese dopo Mao Zedong. Successivamente il ‘vecchio-nuovo’ leader espliciterà la sua politica per il prossimo quinquennio, di una Cina quantomai sotto gli occhi del mondo intero, fra un’economia condizionata dalla politica zero-Covid, le tensioni con gli Stati Uniti su Taiwan e il ruolo sempre più cruciale sullo scacchiere internazionale, specie in relazione ai rapporti con Mosca e al ruolo che Pechino gioca e può giocare in merito al conflitto in Ucraina.

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