MONDRAGONE – Esclusa l’aggravante mafiosa e condanna dimezzata per il medico ed ex sindaco Ugo Conte: gli 8 anni e 8 mesi di reclusione che aveva stabilito il Tribunale di S. Maria Capua Vetere nel 2019 sono scesi a 4 anni. A deciderlo è stata la Corte d’appello di Napoli, che ha accolto, in parte, le richieste dell’avvocato Paolo Trofino, difensore dell’ex primo cittadino. Un verdetto arrivato a 14 anni di distanza dal blitz che portò all’arresto dell’imputato (ora libero) e che va a chiudere il secondo capitolo dell’intricata vicenda giudiziaria che ha come protagonista l’affare rifiuti a Mondragone (nei primi anni del Duemila). Un business che sul Litorale ha visto in prima linea gli imprenditori Sergio e Michele Orsi, patron della Eco4, la ditta-braccio operativo del Consorzio Ce4.
Conte è stato ritenuto colpevole solo di estorsione. ‘Spogliate’ dall’aggravante mafiosa, la Corte partenopea ha dichiarato prescritte le ipotesi di truffa e corruzione che gli venivano contestate dalla Dda. In primo grado, la Procura aveva invocato per il medico 5 anni e mezzo di carcere, ritenendolo responsabile della truffa e della corruzione, ma non dell’estorsione ai danni degli Orsi: non era stata superata, disse in aula il sostituto procuratore durante la requisitoria, la discrasia in merito alla presenza di Conte nel ristorante a Formia, dove si sarebbe consumata l’estorsione. Ed invece l’Appello ha centrato il verdetto proprio su questa condotta.
Tra gli accusatori dell’ex sindaco che la Procura ha usato per puntellare la propria tesi investigativa c’era Michele Orsi, assassinato dall’ala stragista dei Casalesi nel 2008. Il fratello di Sergio agli inquirenti della Dda raccontò di un confronto avuto proprio con l’allora sindaco: “Fu in quell’occasione che ebbi la prima richiesta estorsiva. Fui meravigliato – riferì l’imprenditore – che in quell’incontro di lavoro trovai oltre a Giacomo Diana, Giuseppe Valente e il sindaco Conte anche Giuseppe Fragnoli che era un referente dei La Torre”.
La difesa di Conte attende le motivazioni del verdetto di secondo grado per presentare ricorso in Cassazione.
L’ex sindaco è da considerare innocente fino ad un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.
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Mondragone. L’ex sindaco Ugo Conte condannato per estorsione
Esclusa l’aggravante mafiosa e prescrizione per i reati di corruzione e truffa