Vaccini, Unicef: 1,4 mln bimbi sotto 5 anni morti per malattie prevenibili

Milano, 24 apr. (LaPresse) – Nel 2016 un numero stimato di 1,4 milioni di bambini sotto i cinque anni sono morti per malattie prevenibili con un vaccino. Lo sottolinea l’Unicef ricordando che da oggi fino al 30 aprile parte la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni. Circa un quarto delle morti tra bambini sotto i 5 anni sono state causate da polmonite, diarrea e morbillo e la maggior parte si sarebbero potute prevenire con i vaccini. “A livello globale 1 bambino su 7 – oltre 19 milioni – non ha ricevuto le vaccinazioni di routine, compresi 13 milioni che non sono mai stati vaccinati, esponendo loro stessi e le loro comunità al rischio di malattie e morte. I bambini più poveri e vulnerabili, che hanno bisogno più di tutti di vaccinazioni, continuano ad essere quelli che hanno meno probabilità di riceverle”, prosegue l’Unicef.

“È stato stimato che, lo scorso anno, i vaccini abbiano salvato le vite di circa 3 milioni di bambini. 3 milioni di futuri dottori, insegnanti, artisti, leader di comunità, madri e padri che oggi sopravvivono grazie a milioni di operatori e volontari in prima linea che percorrono centinaia di miglia per raggiungere aree remote, attraverso giungle e superando mari per raggiungere ogni bambino”, ha dichiarato Robin Nandy, Responsabile UNICEF per le Vaccinazioni. “Continuiamo a lavorare con i Governi sul campo, anche nei luoghi colpiti da conflitto, per supportare questi eroi mai celebrati che svolgono un lavoro estremamente pericoloso per salvare vite.”

“Due terzi dei bambini non vaccinati vivono in paesi in condizioni difficili o colpiti da conflitto. Tra il 2010 e il 2016 in Siria è avvenuto il più grande declino del numero di bambini vaccinati, la copertura è scesa di 38 punti percentuali durante questo periodo. Seconda è l’Ucraina dove la copertura è diminuita di 33 punti”, evidenzia l’Unicef.

“In un certo numero di paesi è avvenuto un significativo aumento nel numero di bambini vaccinati dal 2010, consentendo nel corso di questi 10 anni di raggiungere la maggior parte dei traguardi nella copertura vaccinale. I paesi comprendono India, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Bangladesh, Filippine, Messico, Repubblica Unita della Tanzania, Vietnam, Turchia e Sudan. In India, il numero di bambini non vaccinati è stato ridotto del 45%, da 5,3 milioni nel 2010 a 2,9 milioni nel 2016”, continua l’Unicef.

 “Nel 2016, la metà dei bambini non vaccinati del mondo viveva in 6 paesi: Nigeria (18%), India (15%), Pakistan (7%); Indonesia (5%); Etiopia (4%); Repubblica Democratica del Congo (3%). I 10 paesi in cui la copertura vaccinale, in percentuale, è aumentata di più tra il 2010 e il 2016 sono: Palau (29%), Malta (21%), Repubblica Democratica del Congo (19%), Unione delle Comore (17%), Azerbaijan (16%), Etiopia (16%), Timor-est (13%), Barbados (11%), Costa Rica (9%) e India (9%). Nel 2017, in Yemen è avvenuta una delle peggiori epidemie di colera, che ha registrato oltre 1 milione di casi sospetti, circa il 29% dei quali erano bambini sotto i 5 anni. Circa 5,2 milioni di persone hanno ricevuto 2 dosi di vaccino orale contro il colera in Sud Sudan, Somalia, Mozambico, Malawi, Sierra Leone, Filippine, Nigeria, Ciad, Haiti, Camerun, Zambia e Bangladesh durante epidemie di colera o durante campagne preventive di vaccinazione”, fa sapere l’Unicef.

 “La difterite- ricorda l’Unicef- una malattia che viene riscontrata solo raramente grazie alle vaccinazioni, sta tornando. In risposta a un’epidemia tra i rifugiati rohingya – nella quale 3 persone colpite su 4 erano bambini – l’UNICEF ha supportato diverse ampie campagne di vaccinazione nel Bangladesh meridionale, raggiungendo circa mezzo milione di bambini. Nel 1988, si registravano circa 350.000 casi di polio l’anno. Da allora, oltre 2,5 miliardi di bambini sono stati vaccinati contro questa malattia. Oggi, il mondo è più che mai vicino all’eradicazione della polio, con solo 22 casi in 2 paesi l’anno scorso. Quest’anno saranno vaccinati più di 400 milioni di bambini. Tra il 2000 e il 2016 sono state salvate le vite di circa 20 milioni di bambini attraverso vaccinazioni contro il morbillo”.

 “Entro il 2026, in Africa, 1 miliardo di persone saranno vaccinate contro la febbre gialla – circa la metà saranno bambini e giovani sotto i 15 anni. Nel 2016, è stato stimato che circa l’86% dei bambini con meno di 1 un anno di età era completamente vaccinato contro difterite, tetano e pertosse, rispetto al 52% circa 30 anni fa. Nel 2017, l’Unicef ha fornito 2,4 miliardi di dosi di vaccino per un valore di 1,3 miliardi di dollari, che hanno raggiunto il 45% dei bambini del mondo. Grazie ai vaccini, il tetano materno e neonatale, che è estremamente letale tra i neonati, è stato eliminato in tutti paesi eccetto 15. Nel 2017 la malattia è stata eliminata in Etiopia, Haiti e Filippine”, conclude l’Unicef.

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