“I navigator hanno fallito, hanno provocato uno spreco di denaro pubblico senza produrre gli effetti per cui sono stati creati, quindi devono essere fermati e ripensati. Se avessero funzionato, non ci troveremmo oggi di fronte a 350mila offerte di lavoro vacanti da parte delle imprese, che sono così costrette a cercare autonomamente sul mercato quel personale che non sono riusciti a trovare presso i Centri per l’impiego”. Lo afferma il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulé, nel corso della trasmissione Agorà su Rai3.
“Nessuno – prosegue il deputato azzurro – vuole togliere con un colpo di mano il reddito di cittadinanza, soprattutto ai poveri e a coloro che sono realmente inabili al lavoro. Ma è un sistema che va modificato e rimodulato in profondità, così come devono essere rimodulati i parametri Isee, perché gli attuali alterano la reale situazione economica delle famiglie, danneggiandole. Tutto questo deve avvenire all’interno di un ragionamento complessivo sul tipo di welfare che vogliamo realizzare nei prossimi anni. La narrazione che vorrebbe il centrodestra impegnato in una caccia al povero è totalmente falsa. La povertà si sconfigge solo dando a tutti le opportunità per accedere nel mondo del lavoro. Per questo noi parliamo di ascensore sociale: l’impegno del governo è di fare in modo che tutti coloro, di qualsiasi estrazione sociale, che abbiano voglia e capacità, possano essere messi nelle condizioni di emergere. Altrimenti – conclude Mulé – quando c’è il combinato disposto tra diseguaglianza e precarietà, produci disperazione. E se avviene questo, il nostro Paese non ha futuro”.
(LaPresse)