“Strade di sangue, occhio ai giovani Così si evitano i drammi sull’asfalto”

Il comandante della sezione di Napoli della polizia stradale Rossi si rivolge ai ragazzi: “Rispettate i limiti, indossate il casco e alla guida non distraetevi per nessun motivo”

Il comandante della sezione di Napoli della polizia stradale Maria Pia Rossi

NAPOLI – “Da sempre la polizia stradale è impegnata nel far capire ai giovani quali sono i rischi alla guida”. Il comandante della sezione di Napoli della polizia stradale Maria Pia Rossi si rivolge soprattutto ai ragazzi. “Devono capire che i veicoli vanno maneggiati con cura. Quando ci mettiamo al volante – spiega – abbiamo l’obbligo di salvaguardare la nostra vita e quella degli altri. Cerchiamo di diffondere questo messaggi con gli incontri che teniamo nelle scuole e nelle università, così da educare i più giovani alla guida”. Prosegue senza sosta l’opera di prevenzione, anche perché negli ultimi tempi è apparso in aumento il numero di vittime con età compresa tra i 18 e i 22 anni. “Si tratta per lo più di motociclisti – dice il comandante Rossi – a loro rivolgo l’appello di rispettare i limiti di velocità, l’obbligo dell’uso del casco protettivo, e ovviamente di non salire sui veicoli in caso di assunzione di alcol o droga. Tutti devono capire che si tratta di sostanze che diminuiscono sensibilmente la nostra capacità di reazione. E’ come se guidassimo bendati”. Il Codice della Strada è regolato da norme che mettono in guardia i conducenti. Però, visto l’alto numero di vittime tra i pedoni, Maria Pia Rossi preferisce rivolgersi anche a loro. I decessi avvenuti in via Caracciolo a Napoli e a Roma, dove Francesco Valdiserri è stato falciato da una ragazza alla guida in stato di ebbrezza e distratta dall’uso del cellulare, racchiudono i rischi per chi si mette alla guida e chi preferisce spostarsi a piedi o con i mezzi di locomozione di ultima generazione come monopattini e bici elettriche. “In caso di incidenti le responsabilità sono dei conducenti dei veicoli a motore – afferma il comandante della Stradale – ecco, perché sono soprattutto loro a dover prestare attenzione quando si mettono alla guida. Però anche i pedoni e chi si sposta su monopattini e bici, sia quelle tradizionali sia quelle elettriche, devono essere più disciplinati. Hanno l’obbligo di rispettare i semafori ed evitare di attraversare la strada a bruciapelo”. Ovviamente nel caso di Roma, il 19enne è stato travolto mentre camminava sul marciapiede. Al volante dell’auto che l’ha ucciso pare ci fosse una ragazza che ha infranto tutte le regole di sicurezza. “Purtroppo le cause dei decessi sono sempre le stesse – ripete la rappresentante delle forze dell’ordine – la mancanza di attenzione, la guida in stato di alterazione dovuta ad alcol e droghe e il mancato rispetto dei limiti di velocità. Sempre più spesso riscontriamo conducenti di veicoli che si fanno distrarre dall’uso dei cellulari o da altri fattori. Anche per questo consigliamo a chi beve, di lasciare il volante a qualcun altro. In caso di stanchezza, è meglio fermarsi e ripartire più riposati. Agli studenti cerchiamo di spiegare questi concetti. I ragazzi sono sempre attenti, anche perché capiscono quali possano essere le conseguenze fisiche e sanzionatorie di un incidente stradale. Spesso sono gravi. Meglio impararlo in tempo”.

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