Cop27, i leader in Egitto: obiettivo +1,5° al 2100

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni partecipa oggi al summit delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, la Cop27 a Sharm El-Sheikh, in Egitto

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse - 07-11-2022 - Sharm el-Sheikh, Egitto - Politica - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Vertice Cop27 a Sharm el-Sheikh (Egitto). Nella foto: Abdel Fattah al-Sisi, Giorgia Meloni, Antonio GuterresDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

SHARM EL SHEIKH – Dopo aver messo in archivio la prima missione all’estero con il viaggio a Bruxelles di giovedì scorso, Giorgia Meloni esordisce al suo primo vertice internazionale dal suo arrivo Palazzo ChigiIl presidente del Consiglio partecipa oggi al summit delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, la Cop27 a Sharm El-Sheikh, in Egitto. Oggi in programma la seconda giornata del meeting internazionale sui cambiamenti climatici che entra nel vivo con l’arrivo dei leader internazionali e la cerimonia dell’apertura ufficiale. 

“Siamo di fronte a molte sfide, ma il cambiamento climatico è la più grande. Questa Cop27 sarà un vertice di attuazione per mantenere le promesse. Dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere gli 1,5 gradi a portata di mano. L’Europa mantiene la rotta”. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

L’arrivo del premier al Centro Congressi è previsto per le 9.30, poi alle 12 ci sarà la ‘foto di famiglia’ con i leader e, subito dopo partecipazione alla Cerimonia di apertura. Alle 13.30 Meloni prenderà parte alla tavola rotonda ‘Just Transition’, mentre alle 18 circa – prima di far rientro in Italia – interverrà nel corso della Sessione Plenaria. Ad accompagnare Meloni ci sarà il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, che tornerà poi a Sharm dal 13 al 14 novembre per l’apertura della sezione ministeriale dei lavori.

Giorgia Meloni è il primo presidente del Consiglio ad andare in Egitto da quando nel 2016 fu trovato morto Giulio Regeni al Cairo. Difficile immaginare che non ci sia alla fine un contatto tra la premier e il padrone di casa al-Sisi. Al momento, comunque, possibili incontri o eventuali bilaterali non sono stati annunciati nell’agenda ufficiale del premier.

In Egitto i nodi principali sul tavolo della discussione sono: sicurezza energetica, adattamento al riscaldamento globale, fondo finanziario per i Paesi più deboli che sono rimaste indietro nello sviluppo e hanno subito danni dalla crescita del Pianeta, e impegni sulla riduzione delle emissioni che tradotto significa decarbonizzazione dell’economia. L’Italia partecipa all’impegno di riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, assunto dell’Europa, e del raggiungimento delle emissioni zero entro il 2050. Nei negoziati in corso al Sharm El Sheik le posizioni dei 27 paesi membri saranno strettamente coordinate in ambito europeo, sulla base del costante raccordo che ha preceduto e che accompagnerà i negoziati. Non tutti i paesi hanno presentato impegni di riduzione delle emissioni altrettanto ambiziosi: il rapporto pubblicato dal Segretariato della Convenzione il 27 ottobre scorso evidenzia che l’insieme degli impegni non è sufficiente a mantenere l’innalzamento della temperatura al 2100 a 1.5 °C, come sancito dall’Accordo di Glasgow (Cop 26, novembre 2021), dov’è stato ribadito l’impegno di oltrepassare l’obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari l’anno nella Finanza per il Clima verso i Paesi in via di Sviluppo e altri paesi vulnerabili. L’assenza alla Cop27 di alcuni tra i principali paesi emettitori di Co2, come Cina, Russia e India, mette tuttavia a rischio il raggiungimento degli obiettivi della Conferenza.

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