Eurogruppo: Giorgetti rassicura Bruxelles, realismo e prudenza, sì a ratifica Mes

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Giancarlo Giorgetti

Prudenza, realismo e concretezza. Sono questi gli assi su cui intende muoversi il nuovo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che oggi ha fatto il suo esordio a Bruxelles tra i colleghi dell’Eurozona. “Tutti siamo preoccupati per il debito ma basta spiegare la situazione. Ognuno deve fare la propria parte e anche l’Italia deve fare la propria parte e la farà”, ha affermato il ministro a margine dell’Eurogruppo.

Rassicurazioni che Giorgetti ha ribadito anche negli incontri bilaterali con il presidente Paschal Donohoe, la ministra olandese e il francese Bruno Le Maire. Per il titolare del dicastero di via XX Settembre serve “una nuova governance europea che tenga conto delle caratteristiche economiche e finanziarie specifiche dei diversi Paesi dell’Unione, e riconosca il valore centrale della crescita nel garantire la sostenibilità”.

Mercoledì la Commissione europea presenterà le sue linee guida per il nuovo Patto di Stabilità e Crescita, che serviranno da base per la discussione che porterà al nuovo strumento nel 2024, quando scadrà la sospensione per Covid e crisi ucraina. Le nuove regole dovrebbero prevedere percorsi di rientro del debito tagliati su misura per paese con degli impegni precisi, sullo schema del Next Generation Eu, in cambio di flessibilità. “Sicuramente qualche passo in avanti dovrebbe esserci, però qualsiasi ipotesi deve avere dei requisiti: la semplicità e la fattibilità”, ha rimarcato Giorgetti.

Dall’Italia l’Ue si attende “grande cautela, come è necessario per i paesi ad alto debito”, per dirla con il commissario Paolo Gentiloni. Ma questo non esclude che il governo non possa adottare misure il più possibile mirate sull’emergenza energetica. E la nuova legge di Bilancio, che verrà presentata tra un paio di settimane e che la Commissione valuterà oltre i consueti tempi vista la recente formazione del governo, dovrebbe “tenere conto in linea con questi orientamenti” stando ai colloqui che la Commissione ha avuto con l’esecutivo Ue.

Clima positivo, dunque, all’esordio del neoministro a Bruxelles. Con Giorgetti “lo scambio è stato assolutamente positivo”, per il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, che ha elogiato “un fortissimo impegno a gestire le finanze italiane adeguatamente”. Ma a Bruxelles le vere valutazioni saranno sui fatti e sugli impegni che il nuovo governo assumerà. Quasi con un colpo di scena Giorgetti ha confermato l’impegno del precedente governo di ratificare la riforma del Trattato del Mes, il Fondo Salva-Stati, a cui a suo tempo Lega e Fratelli d’Italia si erano opposte.

All’appello mancano solo Italia e Germania, quest’ultima in attesa della sentenza della Corte costituzionale federale su un ricorso. “Mi attesto sulle posizioni del precedente governo di cui facevo parte. Aspettiamo le decisioni della Corte tedesca e poi decideremo”, ha affermato il ministro al termine dell’Eurogruppo. Un cambio di rotta che lascia presagire un nuovo corso del pensiero del centrodestra di governo verso le regole dell’Unione europea.(LaPresse)

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