Senza Joya non c’è Roma. L’ingresso di Dybala e una rete capolavoro di Matic a tempo scaduto evitano ai giallorossi un altro rovinoso capitombolo davanti al proprio pubblico prima della lunga sosta per il Mondiale. Doveva essere la gara della riscossa, per riprendere la corsa all’Europa e cacciare via le polemiche con il caso Karsdorp. Ma ancora una volta la squadra di Mou balbetta, stenta e arranca trovando solo nel finale la forza di reagire, spinta dall’ingresso del gioiello argentino. Dybala, al suo rientro dopo un mese di stop, in venti minuti ha dato il via alla riscossa invocata dalla tifoseria giallorossa (16mo sold out all?Olimpico). Si è prima procurato il rigore al 92′ che l’ex granata Belotti, tradito dall’emozione, ha calciato contro il palo, poi ha dato alla squadra nuova speranza, ha colpito uan traversa su un tiro da fuori area raccolto da Matic abile nel calciare in maniera perfetta e segnare la rete con cui ha ha pareggiato il gol del vantaggio del Toro con Linetty al 55′. La squadra di Juric, che ha impostato dal punto di vista tattico la sfida in maniera perfetta, ha solo avuto la sola colpa di chiudersi troppo, subendo gli assalti finali dei giallorossi. Per la Roma un altro passettino che non scaccia via la crisi di gioco evidenziata già nel derby e poi con il Sassuolo. La lunga sosta servirà alla squadra per ritrovarsi e ricaricarsi in attesa di riabbracciare Dybala e magari anche Wijnaldum. Il Torino può invece recriminare per aver sfiorato la seconda vittoria consecutiva che gli avrebbe permesso di fare un bel salto in avanti in classifica.
Confermato il modulo della Roma con Volpato al fianco di Zaniolo sulla trequarti alle spalle di Abraham. Difesa a tre con Mancini, Smalling e Ibanez. Fuori Karsdorp che paga l'”atteggiamento non professionale” di mercoledì scorso denunciato dal tecnico Mourinho contro il Sassuolo. L’olandese non è stato neanche convocato. Nel Torino Zima e Lazaro vincono i rispettivi ballottaggi con Rodriguez e Singo. Rientra Sanabria dal primo minuto mentre sulla trequarti spazio a Miranchuk e Vlasic.
L’avvio del match è intenso (Toro subito pericoloso all’8′ con un colpo di testa di Sanabria) ma la partita è estremamente bloccata. La squadra di Juric è meglio disposta in campo e prova ad impensierire Rui Patricio con conclusioni dalla distanza. La Roma fatica a costruire la manovra, mostrando le lacune evidenziate nelle ultime due uscite di campionato. Con il passare dei minuti la Roma cresce l’intensità delle sue giocate senza però mai pungere. Al 26′ l’arbitro fischia un penalty per un fallo di mano di Ricci, l’episodio finisce al vaglio del Var e il direttore di gara annulla la decisione considerando involontario il tocco in area successivo ad un colpo di testa dello stesso difensore. Al 30′ cambio tattico di Juric che fa uscire dal campo Vojovida per inserire Singo per dare maggiore dinamismo al gioco granata. La Roma si fa pericolosa al 37′ su calcio d’angolo: Mancini prende il tempo a Milinkovic-Savic ma spedisce la palla fuori di poco. Zaniolo scalpita, prova con le sue solite accelerate muscolari ma al giallorosso manca sempre la rifinitura per chiudere la manovra. La squadra di Mourinho ha bisogno di aumentare il ritmo e la velocità della manovra se vuole dare un’impronta al match e nella ripresa Mou sostituisce Volpato per El Shaarawy. I primi minuti vedono una Roma più aggressiva seppur sempre disordinata. Il Torino non corre rischi, contiene con un solido centrocampo le velleitarie incursioni dei giallorossi che al 55 i fanno sorprendere in difesa da un cross di Singo che Linetty di testa colpisce solitaria in mezzo all’area infilando Rui Patricio. Il centrocampista polacco torna così al gol dopo un digiuno he durava dall’ottobre del 2020. Per la Roma, passiva e che fatica ad andare in pressione sui centrocampisti granata, la gara si fa tutta in salita. Mourinho si affida così al barometro giallorosso, Dybala, al suo rientro dall’infortunio contro il Lecce dopo oltre un mese di stop. In campo anche Belotti (che prende il posto di un inconsistente Abraham, fischiato dal pubblico dell’Olimpico) e il debuttante svedese, classe 2004, Tahirovic. Entra il gioiello argentino e la Roma ricomincia a tirare in porta e a farsi pericolosa aumentando la fase di pressione che si trova costantemente nelal metà campo del Torino. El Shaarawy servito in area riesce a resistere alla marcature e prova la conclusone ad incrociare con il portiere che blocca, poi ci prova Dybala che prende in mano la squadra e la spinge in avanti. Il pressing paga: al 92 l’argentino viene atterrato in area, l’ex granata Belotti si incarica di tirare il penalty ma viene vinto dall’emozione , angola troppa e colpisce la parte esterna del palo. A Roma sembra sulle ginocchia, ma Dybala non molla. Da fuori area si inventa un tiro a giro che colpisce la traversa, il pallone finisce sui piedi di Matic che da fuori area centro la porta e scaccia via gli incubi. La Roma non esce sconfitta ma la crisi resta.
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